In ricordo di Carlo Cacciamano, il Sindaco più amato
In Ricordo di Carlo Cacciamano
Se c’è un ritornello che si sente echeggiare ormai da mesi è il disastro operato da ben settant’anni dalle amministrazione precedenti, le quali, secondo la Neo-Amministrazione di Centro-Destra, avrebbero portato al collasso Cascina. Lo ripetono continuamente, ormai è diventata una frase fatta, un modo di dire, diventerà un intercalare.
Ma quando si fanno generalizzazioni basate più su un presunto rancore che per motivazione politica si deve tenere di conto che si potrebbero fare anche delle distorsioni della realtà. Una di queste eccezioni è stata la figura di Carlo Cacciamano, di cui oggi 30 marzo 2017 ricorre l’anniversario della morte, avvenuta nel 2000. Non c’è persona a Cascina che non lo ricordi come una grande persona e come un grande Sindaco, una vera figura istituzionale, di quelle che oggi non se ne vedono più, figlio di quel fare politica dettato dalla passione, dalla voglia di trasformare il mondo e di essere umile servitore dello Stato, considerato prima un onore, non un’offesa o una colpa.
Nato nel 1952 a Cascina, si era laureato in Farmacia. Lavorò come farmacista in un alcune farmacie di Pisa, di cui diventò presto dirigente. Militante nel PCI dal 1980, ha seguito la metamorfosi della Sinistra, entrando nel Pds e poi nei Ds. La sua prima esperienza istituzionale fu quella di Consigliere nella Giunta presieduta da Sindaco Franco Viegi, che lo nominò poi Assessore al Decentramento ( al tempo vi erano i Consigli Territoriali, mi racconta Alessandro Giari al telefono, suo amico e compagno di esperienze politiche, responsabile della segreteria del sindaco, Capo di Gabinetto, Amministratore del Polo Tecnologico) e all’Urbanistica, incarico che sarà riconfermato nel 1985. Nel 1990 viene eletto Consigliere Provinciale. Continua Giari - “siamo stati, per un periodo, fino al ’95 anche Sindaci e Consiglieri Provinciali insieme, perché io ho fatto il Sindaco di Castellina dal 1985 al 1995, Carlo vinse le elezioni cascinesi nel 1994 con un buon risultato, il 60% dei voti. A quei tempi stava già male, nonostante tutto continuava a lavorare duramente e si fece in tempo ad inaugurare il suo grande progetto, nato da un sogno da realizzare: Il Polo Tecnologico. Fu poi riconfermato nel 1998 con un risultato che fece storia, quasi l’80% dei voti. Ho un grande ricordo di Carlo, un’amicizia nata in Comune quando entrai come dipendente nell’80, lui era Consigliere. Il suo primo progetto era quello di rivitalizzare l’argine dell’Arno. Poi creammo un giornale cittadino che prese il nome di “Istituzioni e cittadino”. Una forte intesa, andavamo anche a fare funghi insieme, Carlo – continua a raccontarmi Giari – era un abile fungaiolo, imbattibile.
Un bel ricordo anche per Massimo Marini che pensa - "sia stato il più grande sindaco di Cascina, mi chiamò come Assessore allo Sport, perché ero giornalista sportivo e un ex compagno di musica, lui suonava la chitarra e io, invece, la batteria. Amavamo Guccini. Ma venendo ai fatti più politici, impossibile dimenticare il grande progetto di VIRGO, che fu approvato dopo lunghe sedute della Giunta con i tecnici per velocizzare la pratica e visti i risultati ancora una volta ha avuto ragione lui. Il Polo Tecnologico voluto da Cacciamano e dal suo amico e compagno di partito Gino Nunes, a quel tempo Presidente della Provincia.
Ma non solo i suoi amici o compagni di partito serbano di lui un bel ricordo. Era molto stimato anche dagli avversari politici. Ho incontrato anche Dino Beccani, storico commerciante di Cascina, ex Consigliere di opposizione per Forza Italia, che mi dice: “anche se le divergenze politiche erano nette, Carlo era veramente una grande persona. Io lo avversavo fortemente sul progetto dell’Ipercoop, secondo me avrebbe ucciso il piccolo commercio, idea che sostengo ancora oggi.
Cacciamano riuscì, nonostante il tumore scoperto pochi mesi dopo la scomparsa della moglie nel 1991, a tenere la guida dell’Amministrazione fino alle 11.50 del 30 marzo del 2000 quando la malattia lo piegò. Lasciava due figli, Nicolò e Viriginia, ai tempi di 11 e 8 anni. Una breve vita ma interamente dedita alla politica e al lavoro, ricoprendo, oltre agli incarichi istituzionali, anche altri ruoli di responsabilità come membro del consiglio direttivo del consorzio impianto di incenerimento dall’’87 all’89; dall'89 al '90 in qualità di membro dell'assemblea; alla Navicelli Spa fu consigliere di amministrazione dal1993 al 1995; dal '96 fu presidente dell'assemblea dei soci Gea dal '96 e presidente Asc sempre dal medesimo anno.
Nella foto l'inaugurazione della Piazza di San Frediano che il Comune di Cascina ha dedicato a Carlo Cacciamano.