Rifiuti stoccati in fiamme, incerte le cause del rogo

Cronaca
Cascina
Martedì, 8 Settembre 2020

Arpat: "L'incendio ha interessato solo rifiuti non pericolosi"

Con un comunicato pubblicato sul proprio sito istituzionale Arpat cerca di chiarire l'entità dell'intervento effettuato presso un'azienda di trattamento dei rifiuti di Palmerino, nel comune di Cascina. Le fiamme, sviluppatesi per cause ancora ignote nella notte tra sabato 5 e domenica 6 settembre, avrebbero interessato solo rifiuti non pericolosi per la salute pubblica.

Scrive Arpat

In data 05/09/2020 alle ore 24,00 circa, personale tecnico del dipartimento ARPAT di Pisa è intervenuto in servizio di pronta disponibilità presso una ditta interessata da un incendio, in località Palmerino di Cascina, in provincia di Pisa. L'attività dell'Azienda consiste essenzialmente nello stoccaggio e selezione di rifiuti pericolosi e non pericolosi.

Al momento del sopralluogo, presso l'impianto, erano già presenti diversi mezzi dei Vigili del Fuoco impegnati nello spegnimento dell'incendio, che è stato di breve durata, coadiuvati dal titolare e personale, dell'azienda interessata, che si occupavano della movimentazione dei rifiuti con mezzi meccanici.

Dalle informazioni raccolte sul posto è stato possibile verificare che le fiamme avevano interessato rifiuti non pericolosi, depositati all'interno del capannone. L'incendio risultava sotto controllo e l'area veniva resa interdetta all'accesso dai Vigili del Fuoco, per motivi di sicurezza, dato che risultava danneggiata la copertura del capannone.

L'intervento ARPAT è proseguito nella mattina successiva di domenica 6 settembre, per effettuare ulteriori accertamenti. Il titolare dell'impianto, presente in quel momento, ha riferito che:

le cause dell'incendio, che ha interessato esclusivamente rifiuti non pericolosi "CER 191212" (altri rifiuti, compresi materiali misti, prodotti da trattamento meccanico dei rifiuti diversi da quelli di cui alla voce 191211), al momento non erano certe;
avrebbe provveduto ad effettuare accertamenti analitici sia sui rifiuti combusti che sulle acque di spegnimento che si erano riversate sui piazzali e nelle vasche di raccolta delle acque meteoriche, alla relativa classificazione e smaltimento finale.

Il personale ARPAT ha effettuato, ai fini analitici, il campionamento delle acque reflue in uscita dall'impianto, dal relativo pozzetto di ispezione, prima dell'immissione nel corso di acqua superficiale denominato "Fosso degli Strozzi".

 

redazione.cascinanotizie