Rifondazione Comunista contro l'ampliamento dell'area commerciale di Navacchio
In una nota Rifondazione Comunista critica la scelta della Giunta betti del "ridotto" ampliamento dell'area commerciale di Navacchio e parla apertamente di speculazione immobiliare
Rifondazione Comunista su ampliamento area commerciale di Navacchio
Con l’approvazione del Consiglio Comunale di Cascina è stato dato il via all’ampliamento dell’Area Commerciale di Navacchio compreso tra la FI.PI.LI. e il Fosso Vecchio a Ovest dell’attuale edificato, cioè alle spalle e al fianco dell’attuale Decathlon. L’approvazione è avvenuta con un taglio alle precedenti previsioni di consumi di suolo, rispetto a quanto previsto in precedenza nel 2015 in sede di adozione dell’Atto Urbanistico con l’Allegato “E” alle note del Regolamento Urbanistico; la parte urbanizzata a circa 16.000 mq è stata ridimensionata dopo l’intervento di non conformità da parte della Regione Toscana e il terzo rimanente escluso dall’ampliamento commerciale con la previsione di usarlo per attrezzature di interesse generale.
È piuttosto interessante conoscere come nasce tutto questo. L’area che nella quasi totalità è costituita da particelle di terreni agricoli, con un valore di mercato, al tempo, da 1,00 a 2,50 euro al mq, viene stata acquistata nel 2011/2013 per una cifra complessiva intorno ai 100.000 euro, ma pochi mesi dopo, diventati edificabili, venivano riacquistati da UNICOOP, dopo diversi passaggi di proprietà, per un valore ipotizzabile, nel complesso, di circa 4.800.000 euro. Una plusvalenza enorme e ingiustificabile da un punto di vista morale visti i soggetti partecipanti all’operazione, Consorzio Etruria, Istituto per il Sostentamento del Clero, su terreni, tra l’altro, con rischio idraulico elevato e vincoli ambientali. Si tratta di un sistema di affari e di interessi intrecciati di natura edilizia e immobiliare: visti gli atti, questa operazione non viene fatta nell’interesse dei cittadini perché Il tutto si configura come una serie di passaggi di proprietà curata da sistemi economici che portano vantaggi al PD, perché come in altre occasioni l’importante è stato portare a compimento l’operazione sviluppata dalla COOP con i suoi collegamenti.
Si parla di strategicità dell’area, di polo commerciale di riferimento dell’area pisana, specialmente dopo che il PD pisano ha portato Ikea in un’area a vocazione cantieristica scippandola a Cascina, ma difatto vantaggi ai cittadini cascinesi e alla comunità saranno scarsi anche in termini di occupazione.
Su quell’area e su Navacchio verranno a gravare tutti i problemi legati al traffico in uscita e in entrata sia a Sud, Fi.PI.LI., che a Nord, SS. 67, un maggiore inquinamento atmosferico, maggiore rischio idraulico per le aumentate superfici coperte o pavimentate e la progressiva perdita di un parco agricolo importante.
Il sindaco Betti non affronta nel merito le critiche che vengono mosse sia dalle opposizioni che dal Consigliere Poli che almeno nominalmente fa parte della maggioranza politica di governo e si limita a chiamarle teorie e elaborazioni, mentre i comandanti delle truppe Piddine e gli ascari della Lista Masi scendono in campo per far apparire compatta una maggioranza che non ottiene ne il voto del rappresentante di Cascina Civica e nemmeno quello del consigliere del M5S assente al voto finale.
Partito della Rifondazione Comunista
Federazione di Pisa
Circolo di Cascina