Rifondazione Comunista: "Il quartiere di Porta a Mare e le promesse non mantenute dalla Giunta Conti"

Politica
PISA e Provincia
Mercoledì, 24 Dicembre 2025

Circolo “L. Turini” di Rifondazione Comunista critica la Giunta Conti sul mancato investimento nel quartiere per marciapiedi, parcheggi e parco giochi

Questo il comunicato stampa

Nel maggio 2024, la giunta comunale, per voce dell’assessore ai lavori pubblici Latrofa, rispondendo ad una interpellanza del consigliere Auletta, aveva annunciato interventi chiari e misurabili: nuovo arredo urbano per il parco giochi; un investimento di circa 110 mila euro per i marciapiedi; la sistemazione e ripavimentazione del parcheggio.

A distanza di un anno e mezzo, il bilancio è desolante.
Nel parchino registriamo solo due panchine già malandate e due faretti che illuminano poco e male. Nient’altro.

Il resto è sotto gli occhi di tutti: giochi trascurati, illuminazione insufficiente, aree fangose, parcheggio (a pagamento) dissestato, spazi lasciati in uno stato di abbandono evidente, che contraddice clamorosamente gli annunci ufficiali.

Gli abitanti di via Aldo Moro, famiglie, anziani, bambini, vivono ogni giorno questo disagio e circa un anno fa hanno raccolto centinaia di firme nel quartiere chiedono solo ciò che spetta loro: spazi pubblici curati, sicuri, vivibili. Invece vengono da troppo tempo presi in giro dalla destra, con promesse ripetute e sistematicamente disattese.

La cura degli spazi pubblici, dei marciapiedi, dei quartieri popolari non è un optional da campagna elettorale, ma una scelta politica precisa. Dove si investe negli spazi comuni si costruisce comunità. Dove si abbandonano, cresce solo sfiducia e rassegnazione. 

Chiediamo alla giunta di assumersi le proprie responsabilità, di dire la verità ai cittadini e di realizzare subito gli interventi promessi.
I quartieri popolari non possono continuare a essere l’ultima voce di bilancio.

Noi continueremo a stare dalla parte degli abitanti di via Aldo Moro e di tutti i quartieri lasciati indietro.
Perché il diritto alla città, alla cura e allo spazio pubblico non si annuncia: si pratica. Perché la città è di chi la vive, non di chi se la compra.

 

redazione.cascinanotizie