Riqualificazione del mercato di Navacchio, ferma opposizione dell’Anva Confesercenti
Non si placano le polemiche sulla riqualificazione del mercato settimanale di Navacchio
Il progetto proposto dall’assessore Patrizia Favale continua a trovare la ferma opposizione dell’Anva Confesercenti Toscana Nord sia nella forma che nel metodo di lavoro.
“La situazione sta davvero sfuggendo di mano all’assessore – attacca Roberto Luppichini, presidente provinciale Anva – che ormai va dritto per la sua strada senza tenere minimamente conto degli operatori e soprattutto delle indicazioni della nostra associazione, maggioritaria come rappresentanza sul mercato. La settimana scorsa, senza alcuna consultazione, si erano presentati in piazza La Pira per segnare i nuovi posteggi. Una operazione poi bloccata perché avrebbe provocato un incredibile caos il giorno del mercato, con gli operatori che la mattina stessa si sarebbero accorti della nuova disposizione".
"Ancora più grave la risposta che è trapelata dal palazzo comunale – insiste il presidente Anva – e cioè che la piantina con i nuovi posteggi era stata consegnata ad alcuni operatori, guarda caso concordata sembrerebbe solo con l’altra associazione. Un fatto gravissimo che la dice lunga sulla volontà dell’assessore di concertare ogni passaggio con tutte le rappresentanze degli operatori”.
Luppichini parla poi di questa nuova piantina: “Alla fine siamo riusciti ad averla e ci siamo accorti che è una nuova versione rispetto a quella presentata durante le riunioni di concertazione. Riunioni nelle quali, ribadiamo, l’Anva non ha mai avallato il nuovo progetto di riqualificazione”.
E sul metodo della concertazione dura la posizione di Confesercenti Toscana Nord con il suo responsabile area pisana Simone Romoli: “L’assessore Favale continua a ripetere che noi abbiamo firmato la concertazione sul nuovo mercato. La riunione era stata convocata l’11 dicembre e l’unica firma da noi apposta era quella della presenza. Il verbale di quella riunione, ovviamente, doveva essere stilato successivamente e ottenere le nostre firme. Peccato che quel verbale non ci sia mai stato consegnato, forse perché mancano proprio le nostre firme. Abbiamo chiesto da settimane in via ufficiale all’assessore – conclude Romoli – copia di quel documento che secondo lei avrebbe anche il nostro via libera. Ovviamente non ci ha risposto. Quindi chiediamo ancora pubblicamente che ce lo mostri. Siamo di fronte ad una serie di scivoloni che testimoniano l’inadeguatezza dell’assessore nell’affrontare questa vicenda. E, citando le sue parole, quel famoso uovo di Colombo secondo noi si è rotto”.