Rollo, il Marocco e il popolo Saharawi

Politica
Cascina
Domenica, 16 Maggio 2021

Un ex sindaco cancella il popolo Saharawi

C’è sempre una scusa dietro improbabili discorsi seri, ospiti apparentemente illustri, tesi falsamente inconfutabili.
In questo caso cercare di giustificare una scelta che l’allora sindaca di Cascina e il suo assessore di allora, poi divenuto sindaco facenti funzioni Rollo, fecero: cancellare una storia, negare l’esistenza di un popolo, giustificare un sopruso mascherandolo con la necessità di combattere un fantomatico terrorismo islamico.
Non voglio citare il convegno organizzato dalla lista “Valori e Impegno Civico” sulla questione Saharawi. Dove gli unici interlocutori sono palesemente filo Marocco o singolari esperti di questioni militari e geopolitiche.
Basta ricordare uno dei leader dell’allora Fronte Polisario, Abdelaziz, considerato dal suo successore: difensori dei diritti, in lotta contro l’ignoranza e il terrorismo e, oggi, martire della causa saharawi”.
Rollo e gli altri organizzatori del convegno dimenticano la storia, si arrampicano sugli specchi di un fantomatico neo terrorismo islamico prevalente nella fascia del Sahel che coinvolgerebbe il popolo Saharawi.
Se c’è un problema è solo l’ingiustificabile occupazione da parte del Marocco di una terra che non gli appartiene, di un muro che divide i campi profughi dove vivono migliaia di persone dalla loro terra. Di una volontà, da parte di molte democrazie occidentali, di volgere lo sguardo da un’altra parte, dimenticare il popolo Saharawi, in nome di un’alleanza con uno stato, il Marocco, in nome di una strategia geopolitica anti fondamentalismo islamico.
Il Popolo Saharawi nulla ha a che vedere con il terrorismo. Il vero terrorismo è l’ipocrisia continua dell’Occidente che partecipa ad una guerra nei Balcani per l’indipendenza dei popoli dalla Jugoslavia e poi chiede aiuto ai Curdi nel combattere lo Stato Islamico in Siria/Iraq, per poi lasciarli al loro destino di “bombardati” dal dittatore turco Erdogan.

La questione Saharawi non è una mera questione geomilitare, è una questione umanitaria, ma forse questa è una parola sconosciuta a
Dario Rollo che se vuole potrebbe andare a fare il segretario di stato di Biden, che possa diventare il nuovo Kissinger?

luca.doni