Rotta Balcanica, il teatro portato nei campi profughi in Bosnia

Cultura
PISA e Provincia
Giovedì, 6 Aprile 2023

L’associazione Binario Vivo di Pisa con War Theatre di Sarajevo e al Para Film & Theatre As. di Oslo, è tra le realtà promotrici del progetto europeo “Expanding Theatre Landscape” che porterà il teatro nei campi profughi in Bosnia Erzegovina

In altre parole, proprio nel cuore della “rotta balcanica” percorsa da uomini, donne e bambini in fuga nel tentativo disperato di raggiungere via terra l’Europa per costruire una nuova vita. Il progetto – di cui la spedizione dall’11 al 21 aprile 2023 nel campo di Usivak’ (il progetto potrebbe coinvolgerne anche altri) rappresenta solo una delle prime tappe – ha come fine la produzione di tre opere teatrali rispettivamente in bosniaco, norvegese e italiano che saranno messe in scena nei Paesi partner del progetto rovesciando l’idea del classico pirandelliano “Sei personaggi in cerca di autore” in “Sei attori in cerca di personaggi reali”.

I protagonisti delle pièce teatrali saranno infatti le persone, ciascuno con la propria storia, con l’obiettivo di far raggiungere l’Europa a sei profughi/attori. Alla presentazione avvenuta a Pisa erano presenti Carlo Scorrano, direttore artistico del Teatro Nuovo - Binario Vivo, Silvia Lazzeri di Binario Vivo e attrice, il regista e coordinatore del progetto Etl, Gianluca Iumiento, la direttrice del War Theatre di Sarajevo, Maja Salkic e il direttore artistico di Para Film & Theatre As., Martin Thomas. “Binario Vivo rappresenterà l’Italia in questa importante co-produzione internazionale – afferma Carlo Scorrano che partirà da Pisa insieme a Silvia Lazzeri –. L’obiettivo sarà quello di creare uno spettacolo frutto delle voci, storie e esperienze dei profughi e con la loro presenza sul palco per riportare una riflessione su temi che, anche se possono sembrare lontani, in realtà ci riguardano da vicino.

Lo spettacolo debutterà a Pisa probabilmente a ottobre 2024 e sarà espressione del vero senso del teatro”. “L'obiettivo sarà quello di portare sei profughi/attori in Europa per uno spettacolo corale che porti in scena l’intero progetto in tutte le sue fasi e evoluzioni” spiega il regista Gianluca Iumiento, il quale coordinerà il team di attori tra cui quattro italiani, quattro bosniaci e un norvegese. “Non è scontato che riusciremo nel nostro intento – spiega Iumiento – prima di tutto per le complicazioni burocratiche che lo potrebbero ostacolare essendo, non solo di carattere artistico, ma anche di puro attivismo. In caso di non riuscita porteremo in scena l’impossibilità di un cambiamento”. Una delle tappe fondamentali sarà proprio quella di questo aprile quando raggiungeranno la Bosnia Erzegovina per creare anzitutto un legame con i profughi e far interagire il teatro con la realtà. 

redazione.cascinanotizie