Saline Locatelli e Compagnia della Fortezza di Volterra, un sodalizio che si rinnova
Un sodalizio culturale tra la Salina Locatelli di Saline di Volterra (PIsa) e la Compagna della Fortezza del carcere di Volterra che vedrà una mostra fotografica ‘La Compagnia Della Fortezza nella Salina Di Volterra’ a cura di Cinzia de Felice
La mostra, che per due anni ha illuminato il centro storico del Comune di Lajatico per ArtInsolite, ritorna nel luogo dove tutto si è creato, la Salina Locatelli di Saline di Volterra, diventando un'installazione permanente che andrà ad arricchire e valorizzare ulteriormente uno dei siti industriali più unici e visitati del territorio, che ha saputo aprirsi alla comunità esterna grazie alla cultura. Le foto sono di Stefano Vaja, Mauro Fanfani, Nico Rossi, Marco Mario Gino Eugenio Marzi, Cinzia de Felice. La Salina Locatelli, stabilimento industriale dove viene prodotto il sale più puro d’Italia, emblema di purezza e di arte evanescente e impalpabile, si fa quinta per un dialogo tra arte e materia. (opening 21 luglio alle 18, Salina Locatelli di Saline di Volterra, Pisa). Inoltre ‘Il Sale Di Volterra - la Compagnia della Fortezza alla Biennale di Venezia’, è il titolo di una seconda mostra fotografica di Stefano Vaja a cura di Cinzia de Felice. Il sale di Volterra è stato il protagonista dello straordinario allestimento dello spettacolo che la Compagnia della Fortezza ha messo in scena al Teatro delle Tese per la Biennale di Venezia in occasione del conferimento del Leone d’oro 2023 alla Carriera al regista Armando Punzo (opening 21 luglio alle 20, Volaterra bistrot, Volterra, Pisa).
«Ho sempre creduto con grande convinzione che l’arte in tutte le sue forme, trovi la sua vera forza e riveli la sua più profonda natura, quando viene presentata ed espressa in luoghi non deputati. Mi emoziona osservare i percorsi di profonda partecipazione emotiva e condivisione che si riescono ad innescare nelle persone anche più apparentemente lontane e disinteressate - sottolinea Cinzia De Felice, curatrice della mostra e direttore organizzativo della Compagnia della Fortezza - Nel caso specifico della Salina Locatelli, si rinnova anche quest’anno la magia generata da una visione di anni fa, quando nel 2015 la immaginai come luogo per la messa in scena di uno spettacolo che vedeva protagonisti gli operai in cassa integrazione della Smith, e che ha innescato un processo di trasformazione che ha portato uno stabilimento industriale funzionante, chiuso al mondo esterno, a diventare progressivamente uno dei luoghi simbolo della cultura del territorio grazie anche alla gestione illuminata dei suoi proprietari. La Salina Locatelli nel caso della Compagnia della Fortezza è così diventata così casa, palcoscenico e compagna di viaggio in numerose avventure artistiche».
«Ho sempre cercato di valorizzare la purezza del nostro sale in modi innovativi e culturalmente significativi. Pertanto, quando Cinzia de Felice ci ha chiesto di collaborare per la realizzazione dello spettacolo “Naturae. La valle dell’innocenza” all'interno del nostro stabilimento, ho visto unire arte, architettura e natura in un unico contesto e non solo - dice Marco Locatelli, titolare dell’azienda Locatelli - La Compagnia della Fortezza è un esempio straordinario di come l'arte possa superare le barriere e portare speranza, ispirazione e cambiamento anche in ambienti apparentemente ostili. Il loro impegno nel portare il teatro nelle carceri e nel creare performance di grande valore artistico ha dimostrato che la bellezza può fiorire anche in luoghi in cui potrebbe sembrare impossibile, come ad esempio nell'ambiente lavorativo di uno stabilimento. La volontà di fare dunque da main sponsor donando il sale per l’allestimento dello spettacolo realizzato anche alla Biennale di Venezia è stata una conseguenza naturale di questa collaborazione di successo. La mostra sarà un omaggio alla bellezza e all'unicità delle performance teatrali che si sono svolte con il nostro sale. Mi auguro - conclude Locatelli - che queste collaborazioni possano continuare a valorizzare la cultura e l'arte nella nostra comunità e nel nostro territorio. Questo è solo l'inizio di un percorso che desidero continuare, dimostrando che la bellezza può nascere anche nei luoghi meno convenzionali».