San Giuliano, l’analisi politica di Cecchelli (PD)

Politica
San Giuliano Terme
Lunedì, 17 Giugno 2019

È iniziata la nuova consiliatura a San Giuliano Terme che vedrà il sindaco Di Maio alla guida del comune per i prossimi cinque anni

Interviene il segretario comunale del PD sangiulianese, Matteo Cecchelli: «il risultato elettorale è chiaro e netto, il centrosinistra unito vince al primo turno, San Giuliano è l’unico comune della provincia, sopra i 15.000 abitanti, in cui si è fatto questo percorso ed ottenuto questo risultato. Dopo la sconfitta di Pisa e Cascina, San Giuliano Terme, terzo comune della provincia, era chiamato ad una prova difficile».

Riprende Cecchelli «San Giuliano si conferma primo comune della provincia a guida centrosinistra, abbiamo aperto mesi fa un cantiere politico di discussione e confronto che potesse garantire una guida progressista al nostro comune. Come segretario del principale partito di maggioranza ho avuto la responsabilità e l’umiltà di ascoltare tutti e fare sintesi, senza questo non sarebbe stato possibile arrivare all’obiettivo».

E sul suo ruolo nel panorama sangiulianese, Cecchelli precisa: «Credo che il mio ruolo alla guida del PD non sia ancora esaurito, ho scelto di restare consigliere comunale e di non avere nessun ruolo amministrativo nonostante il mio risultato elettorale personale. Il mio mandato politico finirà tra due anni, ho la responsabilità di portare avanti un lavoro iniziato 3 anni fa con la mia elezione a segretario e che la vittoria delle elezioni comunali non deve fermare, c’è ancora tanto da fare a livello politico per il territorio, alla base di una buona amministrazione c’è sempre un partito forte».

Conclude infine Cecchelli «Abbiamo dimostrato che l’esperienza politica di San Giuliano è vincente, presto ci aspetteranno appuntamenti elettorali importanti, le elezioni di Cascina e quelle regionali. A Cascina stanno facendo un buon lavoro di opposizione, sono sulla buona strada per riconquistare il comune. Sono molto preoccupato invece per le elezioni regionali, la discussione è partita dal punto sbagliato. La strada vincente è quella della politica e non dei nomi, costruiamo prima un nuovo cantiere del centrosinistra regionale, mettiamo insieme tutte le forze di sinistra e quelle civiche sulla base di un programma. I risultati delle elezioni europee in Toscana ci dicono che il PD non è un partito autosufficiente, tutti i nostri dirigenti hanno una grande responsabilità, quella di non consegnare la Toscana alla Lega».

redazione.cascinanotizie