Santa Maria, dopo i lavori di ripavimentazione i cittadini chiedono il ripristino della legalità
Comunicato del Comitato di quartiere
Ha scritto il Comitato Santa Maria.
Proseguono i lavori di pavimentazione che riguardano il tratto stradale che va da Via Corsica a Piazza Cavallotti.
Il Comitato dei Residenti di Santa Maria ha espresso sin da subito apprezzamento per la tipologia di intervento, ma al contempo ha richiesto al Sindaco Conti e all’Assessore Latrofa come sarebbero state "restituite" queste strade e queste piazze alla cittadinanza.
I residenti hanno il fondato timore che, come avvenuto in Via Santa Maria nella zona pedonale, la riqualificazione abbia l'unico scopo di consentire ai bar e ai ristoranti di invadere senza alcun limite e, soprattutto in contrasto con quanto sancito dagli stessi Regolamenti comunali, il suolo pubblico, occupandolo con ombrelloni, sedie e tavolini. Prevale l’aspetto di sfruttamento economico su qualsiasi altra ragione culturale ed artistica nel quartiere di Santa Maria, diventato esclusivamente un centro turistico permanente, con un conseguente esodo della popolazione.
La risposta non si è fatta attendere e i presagi negativi si stanno già materializzando.
Nonostante, come mostrano le foto che alleghiamo, ancora oggi sia presente in Via Corsica e Piazza Buonamici un cantiere aperto, con tanto di transenne e operai che lavorano, vi è già chi ha pensato bene di piazzare intanto ombrelloni e vasi con piante ben concimate, delimitando lo spazio di suolo pubblico che avevano in precedenza, occupato in spregio ad ogni disciplina di legge. E questo senza attendere le disposizioni precise del Comune in merito alla destinazione della piazza.
E’ un gesto preventivo di conquista del territorio che registriamo da anni.
Chi ha autorizzato questa collocazione? Chi ha autorizzato l’ingresso di mezzi di trasporto all’interno di un cantiere dove è vietato l’accesso ad estranei, tranne i pedoni costretti a fare un percorso di guerra? Non è necessario effettuare il collaudo prima di aprire la strada al precedente utilizzo? Il proprietario ha agito di sua iniziativa mettendo a suo arbitrio gli arredi a fianco della Chiesa romanica di San Sisto, in uno spazio in precedenza delimitato da una catena di rispetto dell’opera d’arte?
Nasce allora spontanea la domanda: quale ruolo riveste la Polizia Municipale a Pisa? Chi può/deve intervenire e sanzionare?
Vi sono norme e regole da rispettare nel nostro quartiere o per alcuni è un porto franco e queste valgono solo per i residenti che pagano la ZTL annuale e le tasse nella nostra città? Gli abitanti sono confinati in spazi sempre più esigui e insufficienti, ma non si sono permessi di occupare l’area della Piazza in precedenza adibita a parcheggio.
A questo proposito, forse ai residenti non verrà più consentito di sostare in Piazza Buonamici e in Via Corsica, non, come si vuol fare credere, per permettere una maggiore visibilità e restituire decoro alla piazza, ma solo per favorire gli esercenti, in modo che possano occupare gli spazi liberi a loro uso e consumo.
Le fotografie allegate dimostrano come, con ogni probabilità, alcune parti della chiesa, nel frattempo dotata di un sistema di illuminazione scenografico, ad ombrelloni aperti, non potranno essere ammirate dai pedoni e dai turisti in transito, così come non è visibile la Piazza del Duomo da chi vi giunge da Via S. Maria.
I residenti, in conclusione, provati da anni di evidenti favoritismi a vantaggio di certe categorie, chiedono con vigore che si provveda a ripristinare la legalità nella nostra città e in mancanza valuteranno di esercitare azioni di diverso tipo.