Sbragia (Forza Italia): "No al pedaggio in FiPiLi"

Politica
PISA e Provincia
Lunedì, 22 Luglio 2024

Il consigliere provinciale azzurro: "Un errore strategico di una importanza altissima per tutta la comunità toscana"

Anche in piena estate e forse proprio perché siamo in questo periodo, il consigliere provinciale di Forza Italia, Roberto Sbragia, torna su un argomento bollente, quello della posssibile messa a pedaggio della FiPiLi.

Provvedimento in programma da tempo e sponsorizzato dal presidente della Toscana Eugenio Giani, che proprio in questi giorni ha ribadito che il pedaggio sarà applicato ai soli mezzi pesanti, che dovranno versare circa il "70% di quello autostradale".

Un balzello che secondo Roberto Sbragia rappresenta "un errore strategico di una importanza altissima per tutta la comunità toscana".

 

Ha scritto Roberto Sbragia, consigliere provinciale di Pisa Forza Italia.

A metà Luglio, troppo vicino alle recenti amministrative 2024 e troppo lontano dalle regionali 2025 con grande saggezza politica, in pieno periodo estivo e quindi con poco pubblico all'ascolto, la sinistra Toscana torna sul rovente argomento politico del pedaggio della Strada di Grande Comunicazione Fi-Pi-Li.

Il nostro Presidente della Regione Eugenio Giani conferma infatti sulla stampa la messa a pagamento della grande arteria toscana con ipotesi di un pedaggio per i mezzi pesanti commisurato al 70% di quello autostradale.

Un salasso per aziende e posti di lavoro che da una nostra prima lettura sembrerebbe non incidere immediatamente e “politicamente” su nessuna scadenza elettiva perché le elezioni comunali sono già trascorse e ciò che viene detto adesso non può più modificarle ed al contempo l’argomento sarà ben distante dalle prossime elezioni regionali toscane e le scelte che nel frattempo saranno compiute sfumeranno in un dimenticatoio feriale sopito dalla calura ferragostana.

A fine estate il dibattito riprenderà, ma la scelta sembra già presa, in un silenzio assordante della politica della sinistra locale la Strada di Grande Comunicazione verrà quasi certamente messa a pagamento e la società Toscana Strade - voluta dal Presidente della Regione e dal Partito Democratico - verrà utilizzata per la sua gestione.

Questo - lo ribadiamo - a nostro avviso sarà un errore strategico di una importanza altissima per tutta la comunità toscana, anche perché la questione del pedaggio è stata analizzata esclusivamente da una parte del problema: quella della gestione dell’Ente pubblico. E l’altra, quella degli utenti, delle aziende, dei posti di lavoro, dell’aggravio dei costi, della contrazione dei fatturati e del mantenimento della competitività e dello spostamento, anche parziale, dei mezzi pesanti sulle viabilità secondarie non ha trovato – come minimo per noi adeguatamente – spazio in una analisi multisettoriale che doveva compiutamente essere svolta prima di ogni scelta.

Non una parola negli studi di settore sembra essere stata adeguatamente spesa per dire ciò che quell’ipotetico pedaggio comporterà dal lato delle aziende, dal lato dei posti di lavoro, dal lato dei costi di trasporto che gioco forza incideranno sui prezzi finali e dal lato delle competitività delle aziende dei settori manifatturieri e logistici che gravitano su questa arteria fondamentale, con in prima linea i centri di Lavoria, di Santa Croce sull'Arno e San Miniato e per ultimo, ma non per importanza, impatterà sulla qualità dell'aria delle nostre comunità.

Al rientro delle vacanze estive saremo sempre qua a confrontarci con i cittadini perché un argomento così importante non può essere affrontato lontano dalle elezioni e in piena estate o derubricato o semplicemente liquidato affermando, come fatto dal Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che “non volevamo che Toscana Strade diventasse un argomento di campagna elettorale”.

La FiPiLi è un argomento di tutta la comunità e su di essa dovrà essere posta la massima attenzione, anche politica ed anche elettiva, per evitare che scelte politicamente deboli, affrontate anche nella calura estiva, possano influire sull’economia e sull'ambiente di una intera regione, specie avendo analizzato adeguatamente solamente la metà del problema: quello dal lato dell’ente pubblico.

 

redazione.cascinanotizie