Sceneggiata in salsa rossonera

Sport
Lunedì, 6 Giugno 2016

Il giorno dopo Pisa-Foggia è ancora un mix di emozioni, sensazioni e perchè no, anche paure. Le emozioni regalate dai Ringhio Boys e dal pubblico, le sensazioni che questa volta.....si questa volta e mi fermo qua, le paure che il diavolo ci metta la coda, perchè a Foggia sarà tutto tranne che una partita di calcio. I Satanelli sono arrivati a Pisa con la boria e la spocchia del predestinato e male hanno accettato il verdetto del campo. Il Pisa ha annichilito i rossoneri, svegliando Guardiola-De Zerbi con una secchiata di acqua gelata in faccia. Immagino il trauma per il predestinato e la sua corte sia stato di quelli bruschi, violenti, inaccettabili. E allora via al piano B, spostare la partita sul piano della caciara, del clima ostile sfruttando tutte le falle di un sistema calcistico Italiano che permettono di poter fare tutto e il contrario di tutto.

Si comincia con la farsa della prevendita dei biglietti. Due pesi e due misure. A Pisa vendita libera in tutti i punti vendita Booking Show, a Foggia no, solo in quelli della provincia pugliese, con il fantomatico osservatorio che si riunirà solo giovedì per la vendita dei biglietti alla tifoseria ospite. I tifosi del Pisa avranno così appena 72 ore pr acquistare ed organizzare il viaggio a Foggia. Chiedere parità di trattamento sarebbe stato quantomeno corretto, l'organizzatore dell'evento, sarebbe dovuto intervenire per chiedere il rispetto dell'equità.

Poi c'è il pomeriggio dell'Arena, che inizia con qualche scaramuccia all'arrivo del pullman del Foggia, prosegue in tribuna, si sa la posta in gioco è altissima e il presidente del Foggia a fine gara getta benzina sul fuoco denunciando ai microfoni di Punto Radio di non aver ricevuto una buona accoglienza. Sono le basi per costruire il clima che a Foggia vogliono. Il Foggia lascia l'Arena Garibaldi, poi in serata, si diffonde la notizia di un aggressione subita dal pullman del Foggia, a Tirrenia, fuori dall'Hotel Continental da parte di "presunti" tifosi del Pisa. Gerbo accusa di essere stato colpito ad un occhio, il carico da undici ce lo mette poi il Direttore Generale del Foggia Giuseppe Tiso che arriva a minacciare un intera città: "Voglio sperare che il pubblico pisano non venga allo Zaccheria", dice Tiso, un tesserato della Lega Pro (a proposito dov'è quando un suo tesserato perde la testa?) che dovrebbe tenere comportamenti atti a non fomentare la violenza.

Ma le bugie hanno le gambe corte, e allora ecco che il povero Gerbo, come mostrano le immagini qui a fianco, all'occhio ha subito un infortunio durante la partita, ecco che l'aggressione diventa una semplice lite come dichiara anche il Questore di Pisa Alberto Francini"A noi risulta una lite tra una famiglia di pisani e un giocatore foggiano degenerata poi in un contatto fisico. Ma possiamo escludere che si tratti di qualcosa riconducibile alla tifoseria più o meno organizzata, non che si sia trattato di un agguato"

Ora serve darsi una bella calmata, la posta in gioco è certamente importante, ma  ricordiamo che stiamo parlando di calcio: "It's just a game", come dicono dove la violenta dentro e fuori dai campi l'hanno da tempo sconfitta.

Anonimo