Sciopero a sorpresa dei lavoratori AVR
Le opposizioni: sosteniamo lo sciopero dei lavoratori AVR. Servono controlli e verifiche da parte di Pisamo e Comune
Sciopero improvviso dei lavoratori AVR nella giornata di oggi. A partire dalle 12, i manutentori delle strade e del verde del Comune di Pisa, nell'ambito della mobilitazione avviata da mesi per un salario più giusto, hanno proclamato uno sciopero a sorpresa dalle ore 12 di oggi fino a fine turno e si riuniranno in presidio davanti al Municipio di Pisa dalle ore 13:30 alle ore 15:00 di oggi, in contemporanea con l'audizione dell'Amministratore Unico di Pisamo Andrea Bottone davanti alla Seconda Commissione Consiliare di Controllo e Garanzia sulle partecipate del Comune di Pisa.
Ed i lavoratori nel corso della giornata hanno incassato la solidarietà delle opposizioni: «siamo vicini e sosteniamo con convinzione lo sciopero improvviso fatto dai lavoratori di Avr, che gestisce l’appalto per Pisamo manutenzione delle strade e del verde del territorio comunale pisano, spiegano Olivia Picchi (PD), Gabriele Amore (M5S) e Ciccio Auletta (Diritti in Comune). È ora di dire basta al comportamento di quest'azienda che addirittura contesta ai lavoratori la legittimità degli scioperi fatti in questi mesi, con il blocco degli straordinari e della reperibilità, per salari troppo bassi e condizioni di lavoro non accettabili. Da mesi chiediamo con forza che il Comune e Pisamo intervengano a fronte di una situazione insostenibile come dimostra questo ennesimo episodio. È intollerabile che si intraprendano azioni volte a limitare il diritto alla protesta da parte dei lavoratori».
«Oggi finalmente, in seconda commissione di controllo e garanzia, abbiamo ottenuto da Bottone l'impegno ad effettuare le dovute verifiche sul comportamento di Avr, prosegue la nota dei tre consiglieri. Lo riteniamo un grande successo, visti i mesi di silenzio, un impegno sul quale vigileremo aspettando in tempi brevi i risultati. Per noi è inaccettabile che si garantisca un servizio comprimendo diritti e salari dei lavoratori e che Pisamo e Comune non facciano nessuna verifica e accettano forme di sfruttamento così plateali e spudorate. Il sindaco e il presidente di Pisamo sono pienamente responsabili di questa situazione che si è venuta a determinare. Occorre un cambio di rotta netto a partire dal ritiro degli appalti di Avr e una riverifica sullo spacchettamento dei servizi che si sta attuando da parte di Pisamo».
«Ma quello che chiediamo a Pisamo, a tutte le aziende partecipate e al Comune in primis, non solo di essere rigorosi nei controlli, ma di indire bandi, abbandonando contratti collettivi nazionali di lavoro capestro, non coincidenti con i lavori che sono richiesti nei bandi stessi e che determinano salari bassi e condizioni contrattuali inaccettabili. Occorre, concludono Picchi, Auletta e Amore, un cambio di passo vero, dal lavoro ci passa la dignità delle persone. Una Pubblica Amministrazione deve dare l'esempio e essere la prima garante del rispetto delle persone e della legalità».