Scuola, anno nuovo problemi vecchi, la denuncia di sindacati ed associazioni

Cronaca
PISA e Provincia
Giovedì, 2 Settembre 2021

Una conferenza stampa di sindacati ed associazioni che denunciano i tanti problemi che assillano le scuole di Pisa, soprattutto per quanto riguarda lamancanza di aule

Il nuovo a.s. è iniziato e per le scuole di Pisa, come già annunciato nei giorni scorsi sugli organi di stampa, si profilano problemi di spazi.

Se da un lato il Ministero dell'Istruzione ha espresso la dichiarazione di rinuncia totale alla didattica a distanza se non per motivi di emergenza sanitaria conclamata (zone rosse o quarantene), dall'altro per molti istituti della provincia di Pisa risulta impossibile garantire la presenza a scuola degli studenti e delle studentesse se non al prezzo di rinunciare alle (poche) misure di sicurezza previste l'anno scorso. Per molti istituti lo spazio non è garantito anche al prezzo di questa rinuncia e vi sono, in molte scuole, classi che a oggi non hanno la possibilità di trovare uno spazio fisico, piccolo o grande, dove poter stare. Allo stesso modo, non appare possibile continuare a 'conquistare' spazi per le singole classi al prezzo della rinuncia ai luoghi didattici comuni (aule magne, aule laboratoriali, palestre...) che, non dimentichiamolo, servono per esercitare attività didattiche (come per esempio i laboratori di specifiche materie) che per alcuni ordini di scuola e indirizzi sono fondamentali, garantiti dalla norma come doverosa parte delle attività didattiche del percorso prescelto (per esempio, le aule dei laboratori per gli istituti tecnici e professionali, o per i percorsi di istruzione e formazione professionale).

A Pisa la situazione si fa tanto più grave perché in questo anno vengono a mancare gli spazi concessi alle scuole nello scorso anno dall'Università, l'unica istituzione ad avere fornito nell’a.s. 20/21 una risposta all'appello urgente sulle necessità scolastiche, spazi che ora ritornano a servizio degli studenti universitari, per la altrettanto necessaria riapertura della didattica in presenza.

Durante l'estate, dal Governo nazionale e dal Ministero dell’Istruzione non è arrivata nessuna misura per mitigare il disagio - se non la generica ripetizione della necessità, da noi totalmente condivisa, di un ritorno completo alla didattica in presenza. Si è perso tempo nel dibattito sulle modalità di controllo del Green Pass per il personale scolastico, nella ripetizione ossessiva di attività di recupero a settembre connesse al cosiddetto "Piano estate" (attività che si vogliono equiparare alla didattica ordinaria, nonostante un ancora vigente contratto nazionale), in dichiarazioni sulla necessità di "aprire le finestre da entrambi i lati delle aule", quando chiunque viva una scuola dall'interno sa bene come questa tipologia di aule, con doppia areazione naturale e apertura sull'esterno da due lati sia virtualmente inesistente sulla base della architettura delle scuole.

Invece, niente è stato fatto per risolvere la annosa questione delle classi pollaio, senza prevedere un dispositivo di abolizione del DPR 81/2009 (che ha scaricato sulla scuola pubblica la responsabilità di contenimento della spesa italiana, sacrificando il diritto degli studenti e delle studentesse a imparare in ambienti a misura adatta, dove il numero contenuto possa essere davvero garanzia di quella personalizzazione degli apprendimenti sbandierata dal Ministero come elemento necessario, senza che nulla venga fatto davvero perché questa attenzione possa essere messa in atto).

Possiamo rassicurare il Ministro: nella provincia di Pisa, stante l'assenza di aule, l'aerazione sarà costante e da quattro lati, perché a molte classi, per andare a scuola, non resterà che far lezione per strada.
 
In questo contesto appare tanto più sconcertante il silenzio delle istituzioni in merito ai numerosissimi spazi ampi e inutilizzati presenti nel territorio della nostra città, a oggi dismessi, veri e propri spazi fantasma. E ancora una volta alle richieste di chiarimenti sull'uso di questi spazi da parte di forze politiche, sindacati, associazioni la risposta degli enti locali è stata un silenzio assordante.

Il nostro presidio oggi, davanti alla ex biblioteca provinciale del complesso Marchesi, circondati dalle immagini degli altri spazi dismessi o sottoutilizzati della città ha lo scopo di denunciare alla cittadinanza il valore reale che nella pratica viene attribuito dalle istituzioni a un diritto costituzionale come l'istruzione pubblica. Gli spazi fantasma che proponiamo all'attenzione della cittadinanza avrebbero potuto, con una politica lungimirante, essere adattati e offerti, viceversa, per difendere davvero il diritto all'istruzione. Quali siano le reali priorità dell'amministrazione è invece sotto gli occhi di tutti.

L'ex scuola dell'infanzia Perodi è l'esempio più eclatante: parte integrante del complesso del Liceo Carducci, ha solo bisogno di un accordo tra Comune e Provincia per dare spazio a questa scuola. Si potrebbe anche partire subito dagli spazi come l’ex biblioteca in Piazza XX Settembre, lo spazio dell'SMS, gli Arsenali Repubblicani, parti dei Vecchi Macelli, di proprietà del Comune di Pisa e la dismessa biblioteca provinciale o le Officine Garibaldi di proprietà della Provincia, che già oggi sarebbero pronti all'uso. Si devono inoltre considerare i tanti edifici che richiederebbero interventi più strutturati come il complesso di Santa Croce in Fossabanda, l’ex asilo Coccapani, l'ex palazzo Telecom in piazza Facchini sempre del Comune di Pisa o l'ex Auop in piazza delle Gondole di proprietà della Azienda Sanitaria Locale, Palazzo Mastiani dell'Università di Pisa e l'ex sede dell'Inpdap in viale Bonaini di proprietà dell'INPS per fare solo alcuni esempi di annosi abbandoni che evidenziano le responsabilità trasversali di tutti gli enti locali e della necessità di un pianificazione condivisa di lungo periodo, perché la carenza degli spazi e lo stato fatiscente delle scuole pubbliche, in alcuni casi al limite dell'inagibilità, non è un'emergenza di oggi.

Pisa, 2 Settembre 2021

Cobas Scuola
Gilda degli Insegnanti FLC-CGIL
Il Barone Rampante
Priorità alla Scuola Pisa e Pontedera Una Città in Comune

 

redazione.cascinanotizie