Scuola di Crespina, Fausto Bosco: "Facciamo tutti un passo indietro"

Politica
Crespina - Lorenzana
Sabato, 14 Agosto 2021

Dopo la chiusura del sindaco D'Addona all'inserimento dei 16 bambini esclusi dalla Cozzi, proseguono i tentativi di riconciliazione della politica

La decisione della giunta guidata da Thomas D'Addona lo aveva portato alla rottura e alle dimissioni da segretario del Partito Democratico di Crespina Cenaia. Oggi, dopo l'intervista rilasciata a Punto Radio Cascina Notizie da D'Addona (► LEGGI ANCHE Scuola di Crespina, parla D'Addona: è una situazione delirante), Fausto Bosco, attuale coordinatore regionale di Progressisti in Cammino, torna a parlare della situazione vissuta a Crespina, dove 16 bambini non residenti saranno esclusi dalla scuola media Cozzi.

Nelle scorse ore anche il Partito Democratico di Pisa, tramite la commissaria provinciale Valeria Valente, aveva richiamato la giunta di Crespina Lorenzana all'apertura.

Oggi, Fausto Bosco, sostanzialmente ribadisce il concetto, ed invita tutti gli attori coinvolti in questa vicenda (sindaco, genitori, sindacati e mondo della scuola ndr) al dialogo: "Facciamo tutti un passo indietro - conclude Fausto Bosco - mettiamo da parte astio e ritrosie: i bambini ci stanno osservando e meritano un mondo infinitamente migliore di quello che noi grandi stiamo continuando ad offrirgli".

 


Scrive Fausto Bosco

PONTI, NON MURI.

Fin dal primo momento ho sostenuto che soluzioni a questo tipo di problemi si possano e si debbano trovare in modo diverso, tramite una discussione seria fra tutti gli attori coinvolti nella vicenda: istituzioni, sindacati, genitori.

Fa immensamente piacere constatare che la posizione del PD provinciale sia la stessa.

Non mi sono dimesso per nulla, spero ancora che si arrivi ad un epilogo diverso e continuerò a lavorare per questo.

Non possiamo accettare che siano i bambini a pagare il prezzo di questa spiacevole vicenda.

Il provveditore asserisce che la concessione della terza sezione non è stata possibile solo perché il piano d’uso degli edifici scolastici deliberato dalla giunta è, secondo il suo sentire, vincolante e non lascia a spazio se non alle vie legali.

Sempre il provveditore racconta che ha evitato ogni ricorso nell'ottica di una collaborazione fra istituzioni, nella speranza di far cambiare idea al Sindaco Thomas D’addona attraverso le continue riunioni  che si sono svolte tra loro nei mesi passati.

Tutto questo evidenzia come la scuola avesse tutte le carte in regola sia a livello di spazi che a livello di didattica per accogliere questi 16 bambini.

Preme ricordare che il modello di scuola senza zaino prevede per l'espletamento delle varie attività didattiche l'utilizzo di spazi multidisciplinari condivisi, non le canoniche aulee tradizionalmente intese.

La nuova scuola Media di Crespina è stata costruita tenendo conto di questa peculiarità ed ha ottenuto un cospicuo finanziamento da parte della Regione proprio per la bontà del progetto che la stessa amministrazione comunale nel corso delle molteplici interviste rilasciate alla stampa negli anni ha definito "improntata all'inclusione" e capace di ospitare fino a 200 bambini.

Visto che il mio nome viene citato nell'intervista a voi rilasciata dal sindaco due giorni fa, tengo a fare qualche precisazione.

Non è vero che i genitori si sono visti respingere dal Tar il loro ricorso.

Non c'è nessun delirio.

Il tribunale ha fissato udienza pubblica per il 12 gennaio 2022 per poter procedere ad approfondimenti inerenti la fase del merito.

Tar che ha invece rigettato tutti e i 26 punti avanzati dall’avvocato dell’Amministrazione Comunale.

Non è vero neanche che il PD locale ha una posizione unanime.

L'unione comunale è formata da due organismi, il circolo Crespina-Cenaia ed il circolo Lorenzana.

Il sindaco ha ragione su un punto: il sottoscritto, dopo aver lavorato alacremente insieme alla commissaria Valente e alla assessora Nardini (che ringrazio entrambe per l'impegno profuso e la sensibilità dimostrata) per una soluzione volta ad avviare un percorso partecipativo e condiviso con i sindacati e la direzione didattica, preso atto dell'impossibilità di avviare tale percorso, insieme al segretario Pratelli 3 mesi fa ho presentato un documento di fronte al direttivo congiunto.

Nella lettera si riassumevano brevemente le tappe della vicenda e nei fatti prendevano le distanze dalla linea tenuta dall'amministrazione comunale.

Tale documento non è stato approvato dalla maggioranza dei partecipanti, questo è vero.

Ma ha provocato in qualche modo una rottura, poiché alle mie dimissioni sono seguite quelle del segretario di Lorenzana Franco Pratelli e quelle rimaste taciute di ben tre membri del direttivo di Lorenzana, composto da sei.

Il circolo di Lorenzana risulta oggi ancora privo di un segretario e ha un direttivo dimezzato. Segno che l'unanimità di cui parla il sindaco non c'è se non nelle parole di circostanza volte a mascherare una situazione che crea notevole imbarazzo nel PD locale.

Come già ho sostenuto nel corso dell'intervista di 2 mesi fa, un partito di centrosinistra deve avere nel suo DNA un' idea di politica improntata all'inclusione, al pluralismo e all'accoglienza che si tratti di scuola o altro ambito sociale.

Proprio in virtù di questi valori che ci differenziano da chi vuole porti chiusi, da chi erige muri, da chi esclude piuttosto che accogliere accanendosi contro "il diverso",  come Partito democratico abbiamo il dovere etico e morale di lavorare per abbattere ogni barriera e costruire ponti.  

Gli ostacoli si superano con il dialogo, con l'ascolto, con  la concertazione, con il confronto, con la partecipazione di tutta la cittadinanza che deve tornare ad essere un soggetto attivo e non passivo dei processi politici.

La politica e le istituzioni devono lavorare affinché le scelte che sono chiamate a prendere siano il più possibile condivise e non subite dalla società civile.

La situazione appare oggi oramai definita visto che le scelte sugli organici sono ormai state fatte ed è quasi impossibile intervenire.

Colgo l'occasione per rilanciare l'appello del PD provinciale, ovvero di cercare in ogni modo di arrivare ad una soluzione diversa da quella ad oggi prospettata.

In virtù di questo, chiedo al sindaco di rinviare la decisione presa, ripartendo da capo. Tutti assieme, politica, istituzioni e società civile

Facciamo tutti un passo indietro, mettiamo da parte astio e ritrosie: i bambini ci stanno osservando e meritano un mondo infinitamente migliore di quello che noi grandi stiamo continuando ad offrirgli.

 

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carlo.palotti