Scuola di Crespina: Thomas D'Addona incassa l'appoggio del PD locale
Per i dem di Crespina Lorenzana la vicenda dei 16 ragazzi esclusi dalla scuola Cozzi è "vittima" della mala informazione
Continuano le prese di posizione politiche intorno alla vicenda dell'istituto Cozzi di Crespina. La scuola secondaria di primo grado, che a seguito della decisione della giunta guidata da Thomas D'Addona, non permetterà a 16 studenti di partecipare al percorso formativo "senza zaino" lì adottato.
A supporto della decisione della giunta e del sindaco Thomas D'Addona, che abbiamo intervistato lo scorso 12 agosto (leggi QUI), oggi, pubblichiamo il comunicato del Partito Democratico di Crespina Lorenzana.
Per i dem di Crespina Lorenzana, l'intera vicenda, è "vittima" della mala informazione e di una comunicazione fuorviante, causa anche delle posizioni assunte dai sindacati e dal Partito Democratico provinciale, intervenuto nei giorni scorsi con un comunicato molto duro a firma della senatrice Valeria Valente.
Scrive il PD Unione Comunale Crespina-Lorenzana
Della questione relativa al nuovo edificio scolastico di Crespina Lorenzana, sede della scuola secondaria di primo grado è già da tempo che si discute. Le scelte fatte dal Comune crediamo che siano già state ampiamente dibattute. Pare superfluo entrare nuovamente nei dettagli, tuttavia alla luce delle ultime infelici uscite pubbliche sui giornali e social-network, il PD di Crespina Lorenzana si è riunito nuovamente per confrontarsi e prendere posizione in merito.
Come spiegato a più riprese dall’Amministrazione Comunale, il piano di utilizzo degli edifici scolastici è stato approvato nell’ottica della ‘buona scuola’ mettendo al centro proprio i bambini e gli insegnanti. Il piano scuola garantisce aule e laboratori a servizio delle varie attività didattiche, così come deve essere in una scuola moderna, che pensa al futuro dei bambini e quindi delle prossime generazioni.
Sono circolati articoli e commenti vari che a sproposito hanno parlato di creazione di muri, di non inclusività. Qualcuno ha addirittura sostenuto che l’amministrazione stia vietando l’accesso alle scuole comunali ai bambini non residenti. Ovviamente non è così. Questo messaggio che è passato all’esterno, crediamo che sia molto grave e chi lo ha diffuso se ne assumerà la responsabilità. Il piano degli edifici scolastici definisce semplicemente l’uso delle aule e dei vari locali, ed è stato approvato dopo un confronto con l’Istituto Mariti di Fauglia, come è legittimo che sia. Le iscrizioni con le graduatorie di assegnazione non sono di competenza del Comune ma dell’Istituto, come è in tutte le scuole. E’ una questione abbastanza semplice da comprendere. Le sezioni della scuola secondaria di primo grado sono due e così sarà anche in futuro, a meno che successivamente i fabbisogni comunali non rendano inevitabili modifiche che ad oggi non sembrano necessarie, come precisato dall’amministrazione comunale. La scelta del piano di utilizzo degli edifici scolastici sta alla base di una normale programmazione che ogni Comune deve e dovrebbe fare e che tiene conto poi ovviamente anche degli aspetti di gestione economico-finanziaria.
Inoltre, principalmente, non crediamo rappresenti un aspetto positivo per la ‘buona scuola’ affollare la nuova scuola di Crespina così come è per la scuola primaria di Cenaia.
Da quello che è emerso nei i vari dibattiti, sembra che sia stato eretto un muro…ma se un muro si è creato, la responsabilità non è certo del Comune bensì dell’Istituto Mariti di Fauglia il quale ha rigettato, insieme al consiglio di istituto, la proposta dell’Amministrazione comunale per intervenire a monte sul sovraffollamento delle classi. Questa proposta prevedeva di gestire con criteri sostenibili le iscrizioni alla scuola primaria di Cenaia, consentendo di alleggerire gradualmente il sovraffollamento esistente e ristabilire quindi le condizioni ideali per una scuola di qualità, ripristinando appieno l’utilizzo dei laboratori che già da molti anni sono invece destinati ad aule proprio per l’elevato numero dei bambini presenti nella scuola.Questo avrebbe consentito quindi ai bambini, già iscritti , che comunque sovraffollano la scuola di Cenaia, di completare il loro percorso nelle scuole comunali.
E’ inoltre indiscutibile che le scuole comunali siano state al centro dei programmi di questa amministrazione da sempre, con enormi investimenti messi in campo sia con risorse proprie sia con risorse reperite tramite bandi e contributi di altri Enti, e l’ impegno continuo e costante di tutta l’amministrazione comunale. E di questo non possiamo che renderne plauso ai nostri amministratori.
Alla luce di tutto ciò il PD locale esprime un appoggio forte e chiaro nei confronti della scelta fatta dando pieno sostegno all’operato dell’amministrazione.
Le accuse di creare muri e non inclusività appaiono del tutto infondate, probabilmente chi le sostiene non conosce bene gli aspetti della vicenda, oppure volutamente, cerca di creare discredito nei confronti dell’Amministrazione.
In relazione ai vari interlocutori che si sono espressi in merito, siamo rammaricati che il PD locale non sia stato interpellato prima di qualsiasi uscita pubblica, soprattutto alla luce, come detto, delle molte inesattezze che sono state riportate. Soprattutto il rammarico c’è nei confronti del commissario provinciale PD che non ha ritenuto necessario confrontarsi con il PD dell’unione comunale. E’ vero che in una riunione congiunta dei due circoli di Crespina e Lorenzana per discutere proprio della vicenda scuola, gli ex segretari avevano espresso la volontà di prendere posizione contro l’amministrazione comunale, proposta poi bocciata dai direttivi e che ha determinato le dimissioni degli stessi segretari, usciti poi pubblicamente esponendo questa loro posizione avversa come posizione personale. Ma l’Unione comunale è sempre stato presente ed inoltre già da fine giugno era stato eletto il nuovo segretario del circolo di Crespina Cenaia. Pertanto un confronto tra il PD provinciale e quello locale sarebbe stato certamente possibile ed opportuno.
Anche gli interventi pubblici di altre forze politiche provinciali che si sono espresse contro l’amministrazione comunale, compresa la posizione delle associazioni sindacali, lasciano un po’ perplessi. Se si ascolta solo una parte, forse per di più una parte minoritaria direttamente interessata, non è possibile avere la conoscenza completa dei fatti e quindi le considerazioni che poi ne derivano sono
certamente non attinenti alla realtà.
Questi continui interventi hanno generato e generano un senso di confusione che ha dato spazio alla minoranza locale la quale ovviamente ne ha approfittato, a dire il vero con uscite spesso fuori luogo e con falsità evidenti (ma di questo non ci meravigliamo). Anche alla luce di questo, si rende necessario ancor di più un confronto a livello provinciale. Il prossimo congresso di ottobre sarà a tal proposito un’occasione importante di discussione e chiarimento. La nostra parte la faremo, nell’ottica sempre e comunque del confronto costruttivo e propositivo perché solo la buona politica e la buona amministrazione possono portare benefici alla comunità.
Rivolgendoci a tutti gli interlocutori che si sono espressi, nell’ottica della diffusione della didattica ‘Senza Zaino’, se ritenuta utile e la migliore possibile per i nostri bambini, confermiamo che il PD comunale è disponibile a confrontarsi con tutti, con i Sindaci degli altri comuni, con le forze sindacali, con tutte le altre forze politiche che si sono espresse e con l’assessora regionale all’istruzione Nardini.
Al comitato dei genitori, che ha intrapreso la via del ricorso al TAR che è stata bocciato, porgiamo l’invito a rivolgersi all’Istituto Comprensivo Mariti, ed al Consiglio d’Istituto, magari rivedendo la posizione presa in merito alla possibilità di gestire il periodo transitorio come proposto dall’Amministrazione comunale. Se i margini tuttora sussistono, questa proposta lascia ancora aperta la possibilità di una discussione ed un confronto.
Ferma restando la disponibilità espressa, ribadiamo nuovamente il pieno sostegno all’amministrazione comunale condividendo totalmente le scelte fatte, che, come detto, hanno messo al centro proprio i bambini e gli insegnanti, e che garantiranno loro la fruibilità completa dei locali, aule e laboratori attrezzati, nell’ottica della scuola di qualità che guarda al futuro.
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