Scuolabus: dal 10 febbraio Green Pass obbligatorio
La misura entra in vigore per gli over 12
Una disposizione molto importante in ambito di tutela della salute e trasporti scolastici entrerà in vigore giovedì 10 febbraio.
Come previsto dal D.L. del 29 dicembre 2021 e dall’Ordinanza del Ministero della Salute del 9 Gennaio 2022, sarà infatti obbligatorio per tutte le alunne e gli alunni che hanno compiuto 12 anni essere in possesso del Green Pass (ottenuto solo con vaccinazione completa o guarigione da covid entro i 6 mesi) per utilizzare il servizio scuolabus.
Le diverse amministrazioni del nostro territorio, quindi, da lunedì prossimo predisporranno controlli in presenza con personale e sistemi informatizzati. Tra le raccomandazioni, quella di dotare il figlio o la figlia del Green Pass cartaceo e (se possibile) della sua versione digitale.
Sulla disposizione, comunque, già nelle scorse ore, si sono moltiplicate le denunce e i distinguo, come quella che alleghiamo inviata da Rifondazione Comunista Pisa
Ai sensi del D.L. del 29.12.2021 e dell’ordinanza del Ministero della Salute del 09.01.2022, dal 10 febbraio prossimo e fino a fine stato d’emergenza, sarà obbligatorio il possesso del green pass rafforzato (ottenuto solo con vaccinazione completa o guarigione da covid entro i 6 mesi) per utilizzare anche i mezzi di trasporto scolastici. Gli utenti dai 12 anni compiuti dovranno quindi essere forniti di GPR per salire sui bus scolastici.
Questa norma ci appare tuttavia contraddittoria e tale da non tener conto delle difficoltà organizzative che inevitabilmente provoca. Senza contare il suo carattere discriminatorio nei confronti degli studenti minorenni, che finiscono per “pagare” le scelte dei propri genitori.
Nel merito, essendo una normativa predisposta per il servizio di trasporto pubblico poi estesa a quello scolastico, non tiene di conto che nella scuola secondaria di primo grado (medie) ci saranno ragazzi che potranno utilizzare i servizi senza limitazioni mentre altri - magari della stessa classe – avranno bisogno del GPR. Si crea così una situazione priva di senso poiché quegli stessi ragazzi si ritroveranno tutti assieme in classe e il servizio potrebbe quindi essere equiparato ad una attività scolastica o comunque di supporto a essa. Per questo, crediamo che la norma debba almeno essere riferita ad un ciclo scolastico anziché all’età, se non addirittura cancellata per il trasporto scolastico dedicato.
Crediamo che il diritto allo studio, nella scuola dell’obbligo, vada garantito valutando i rischi che il Covid -19 comporta ma prestando altrettanta attenzione alle limitazioni che si vanno ad imporre. Apprezziamo gli sforzi che il Ministero dell’Istruzione e il Governo hanno fatto per garantire al massimo le lezioni in presenza per i nostri bambini ma ci pare che questa norma vada in senso contrario agli sforzi messi in campo fino ad oggi.