Scuole pisane, si naviga a vista, critica di Fratelli d'Italia
Dura presa di posizione di Maurizio Nerini e Serena Sbrana, a nome di Fratelli d'Italia, sulla situazione delle scuole pisane a pochi giorni dall'inizio del nuovo anno scolastico
«Le notizie che arrivano sulle scuole pisane sono davvero preoccupanti.» affermano Maurizio Nerini e Serena Sbrana, rispettivamente Consigliere Comunale e Provinciale di Fratelli d’Italia, che continuano:
«Il “Tavolo programmatico per l'edilizia scolastica della Provincia di Pisa”, avrebbe dovuto trovare le aule che mancano nei vari istituti, ma i dati riportati sui media sono a dir poco confusi: sono solo 21 le aule in più fruibili da subito e non 100, come si è letto. Come se non bastasse, vi sono soltanto soltanto idee progettuali, ancora da avviare, per la struttura prefabbricata temporanea all'Itis, per la nuova costruzione nel plesso di via Benedetto Croce e per il prospetto del Carducci.»
Ma non è finita.
Il progetto del nuovo Complesso Marchesi - che prevedeva la costruzione di un nuovo edificio attraverso la demolizione dell’esistente, mantenendo il corpo di fabbrica centrale destinato a mensa, palestre e piscina - è stato escluso dal finanziamento del PNRR per “mancanza dei requisiti di ammissibilità richiesti espressamente dall'avviso pubblico”; una motivazione grave, riguardante un edificio che ospita circa 1800 studenti, che ha costretto il Presidente Angori a presentare il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.
«Ma come è stata fatta la richiesta? Qual è il progetto riportato?» si chiede Nerini, che continua: «E poi si critica il Comune che ha raccolto centinaia di milioni per i progetti? Forse banalmente qualcuno si è accorto che sulla struttura da abbattere è stata fatta una gara per l' aerazione forzata per 30 aule più un laboratorio, in fase di aggiudicazione definitiva, con consegna dei lavori alla ditta, prevista entro il mese ottobre e durata presunta dei lavori di 120 giorni?»
Si naviga a vista e con diottrie ridotte.
«Si riparta almeno dalle promesse minime fatte e non mantenute, come la riapertura del bar all'Itis, chiuso dal 14 febbraio 2018. In più di quattro anni non si è ancora trovato il modo di fornire un servizio degno di questo nome alla grande popolazione scolastica dell'Itis, del Fascetti e anche del Carducci, ospitato ora in maniera copiosa. Pisa merita di meglio.» concludono Nerini e Sbrana.