Sei dalla parte dei contestatori? E noi non ti paghiamo
Petrucci (FdI): “I soldi di Capossela destinati ai gruppi musicali emergenti” e Giulia Gambini (FdI) porta la vicenda in commissione di controllo
Faranno certamente discutere le dichiarazioni di Diego Petrucci, sindaco de l'Abetone, ma esponente di Fratelli d'Italia e Noi adesso Pisa, che chiede all'amministrazione comunale di sospendere il pagamento del cachet a Vinicio Capossela e la sua band viste le dichiarazioni, evidentemente non conformi, che un membro della band stessa, il chitarrista, ha rilasciato in merito all'interruzione del concerto da parte di un gruppo di studenti (leggi qui).
«I soldi che saranno risparmiati, insiste Petrucci, vengano messi a disposizione dei talenti emergenti. Ci sono tantissimi bravi artisti pisani che pagherebbero per suonare nella cornice straordinaria di Piazza dei Cavalieri; a maggior ragione pretendiamo rispetto da chi viene profumatamente retribuito».
«L’analisi del contratto stipulato con il gruppo musicale di Capossela sarà portato all’attenzione della commissione di controllo e garanzia per valutare con attenzione se ci siano gli estremi per sospendere il pagamento, così ci dice la consigliera comunale e membro della commissione Giulia Gambini. Vogliamo mettere in campo tutto ciò che ci è consentito dalla legge, prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia, affinchè non venga dato un solo euro a questi personaggi; si deve capire che Pisa non è più in balia di tutti, ma è una città governata con rigore ed attenzione. Dopo anni di nulla finalmente l’amministrazione comunale mette in campo un cartellone estivo di qualità e non permetteremo che in 30 lo mettano a rischio!»
Integriamo come ci viene chiesto da più parti con il post incriminato di Peppe Frana a cui fa riferimento il comunicato stampa di Diego Petrucci (che però non credo cambi la sostanza). Buona lettura
Compagni studenti pisani!
Ieri avete fatto bene, le piazze non si chiudono, i concerti devono costare poco e chi ha pagato 50 euro e s'è sentito di fottere deve parlare con chi organizza i concerti transennando luoghi pubblici senza prevedere posti in piedi e ridotti per gli universitari che siano ridotti veramente.
Solo na cosa volevo dire alla compagna che ci è venuta a spiegare che ci stavamo facendo pagare dalla lega: non ci paga la lega, ma comunque, se ci sta un leghista talmente cretino da dare soldi a me, ai miei colleghi, a Vinicio o a voialtri ce li dobbiamo pigliare fino all'ultimo centesimo senza senso di colpa e senza fa i moralisti, comprarci il cappio a cui sarà appeso quando si farà la rivoluzione e fargli vedere lo scontrino mentre si strozza.
Io qua non mi sento né puro né furbo ma a furia di fare tutti a chi è più puro si inizia a scarseggiare di furbi dalla nostra parte.
E chiudiamo con un latro post, sempre di Peppe Frana a commento del suo post precedente e dei commenti che sono seguiti.
Internet è bellissimo perché mio malgrado vengo a sapere che uno sparuto gruppo di cittadini pisani di vario orientamento politico su Facebook mostra indignazione per il mio ultimo post in quanto incitante all'odio.
Vorrei porgere le mie più sentite scuse per aver urtato la loro sensibilità, scherzavo, non voglio impiccare nessuno, ho un senso dell'umorismo un po' particolare e a volte mi capisco da solo.
Più che ogni altra cosa mi costerna il pensiero di essermi messo in cattiva luce con persone così attente all'uso pubblico del linguaggio: non posso non pensare con le lacrime agli occhi a tutte le notti insonni che avrete passato vessati dall'apprensione quando avete letto di qualcuno che, senza manco scherzare, si augurava l'affondamento di qualche barcone carico di migranti o pregava il suo capogregge bavoso di silurarlo.
L'umanità vi ringrazia della vostra empatia.