Senza dimora: sinergia fra operatori sanitari e Polizia Municipale
Scambio d'informazioni costante e monitoraggio del territorio e delle tre strutture d'accoglienza allestite nel Comune di Pisa
Gli operatori sociali della Società della Salute da un lato e la Polizia Municipale dall'altro. E' una vera e propria “task force” quella che, fin dall'inizio dell'emergenza Covid-19, sta seguendo quotidianamente le condizioni delle persone senza dimora che vivono nel territorio cittadino. Sono 32 quelli che hanno trovato un tetto nei tre centri d'accoglienza messi a disposizione dall'ente di via Saragat: oltre allo “storico” asilo notturno di via Conte Fazio che in questo periodo accoglie 20 persone (4 posti sono riservate alle c.d. “emergenze sanitarie”, ossia ai dimessi dall'ospedale), fin dall'inizio dell'emergenza sanitaria è stata attivata anche l'ex centro d'accoglienza di via Livornese, che ospita otto persone, e “Binario Zero”, lo spazio polivalente della Stazione di San Rossore destinato anche a servizi per la marginalità grave, che ne accoglie altre quattro. Poi ci sono gli altri, che non hanno voluto o potuto trovare una sistemazione in una degli spazi disponibili. Su tutti quanti vigilano sia la Polizia Municipale che la squadra di 30 operatori di “Progetto Homeless” e “Strada Facendo”, impegnati sia nella gestione delle tre strutture d'accoglienza dove a tutti gli ospiti è anche assicurata colazione, pranzo e cena, sia con il monitoraggio dell'unità di strada per coloro che vivono in alloggi e sistemazioni di fortuna.
«È una sinergia intensa che riguarda tanto lo scambio costante d'informazioni con riferimento alle situazioni di maggiore vulnerabilità incontrate nei servizi quotidiani da vigili urbani e operatori, quanto il presidio concreto delle tre strutture d'accoglienza che abbiamo attivato sul territorio cittadino, spiega la presidente della SdS Pisana Gianna Gambaccini, anche assessora alle Politiche Sociali del Comune di Pisa: una collaborazione che, grazie al lavoro dell'assessore Bonanno e all'impegno di operatori sociali e Polizia Municipale, in questa fase costituisce un punto di forza della rete dei servizi per l'alta marginalità, notevolmente rafforzata fin dai primi giorni di emergenza con l'apertura di altre due strutture d'accoglienza per homeless».
«La collaborazione fra “Progetto Homeless'' e vigili urbani nel monitoraggio e nel presidio del territorio, con particolare attenzione alle situazione di maggiore vulnerabilità, aggiunge l'assessora alla Polizia Municipale del Comune di Pisa Giovanna Bonanno, è una buona prassi che abbiamo attivato già da molto tempo e che si è intensificata in modo particolare in queste settimane di emergenza sanitaria. Siamo grati sia agli operatori sociali che agli agenti della Polizia Municipale per l'impegno che stanno profondendo».