Senza un colpevole l'incendio di Vicopisano
Scagionato in primo grado l'imprenditore accusato di incendio colposo
Il 18 agosto 2021, appena quattro giorni dopo l'incendio che distrusse un'ampia parte del monte che sovrasta Vicopisano (circa 25 ettari), al termine di una breve ma intesa attività d’indagine, i Carabinieri della Stazione di San Giovanni alla Vena unitamente a quelli della Stazione Carabinieri Forestali di Calci, segnalavano alla Procura della Repubblica di Pisa un imprenditore locale per “aver cagionato, per negligenza, imprudenza, un incendio boschivo dal quale è derivato pericolo per edifici nonché danno grave, esteso e persistente all’ambiente”.
Quell'imprenditore era Ebenezer Sackey Mensah, proprietario, con la moglie Eva Unverferth deceduta lo scorso 30 dicembre, dell’agriturismo Toscanolio a Vicopisano.
All'epoca, le indagini, prima scagionarono la famiglia di francesi ospiti della struttura, e poi indirizzarono le responsabilità sul solo Ebenezer Sackey Mensah.
I Carabinieri, dopo aver sentito numerosi testimoni ed eseguito particolareggiati sopralluoghi, stabilivano con certezza il punto da dove aveva avuto inizio l’incendio: “un sito di abbruciamento di residui vegetali”. In detto sito era stata rovesciata della carbonella semi combusta di un barbecue che sfortunatamente non era spenta del tutto. Quella disattenzione, unita ad un po' di vento che soffiava in zona, aveva poi provocato l’incendio.
Nei giorni scorsi, al termine del processo di primo grado, Ebenezer Sackey Mensah è stato scagionato dall'accusa di incendio colposo.
In attesa delle motivazioni della sentenza, l'incendio dello scorso 2021 resta ad oggi senza un colpevole.
Nella foto il punto d'innesco dell'incendio individuato dai Carabinieri