"Serve un Osservatorio contro l'Esclusione e le disuguaglianze", così Diritti in Comune

Politica
PISA e Provincia
Lunedì, 4 Maggio 2020

Diritti in Comune, il gruppo consiliare di minoranza al Comune di Pisa, chiede con urgenza l'istituzione di un Osservatorio contro l'esclusione e le disuguaglianze determinata dall'emergenza sanitaria

Occorre costituire un’Osservatorio Zonale contro l'Esclusione e le Disuguaglianze. Si tratta di una proposta che avanziamo da tempo ma che oggi, alla luce della crisi economica e sociale determinata dall’emergenza sanitaria, non è più rinviabile. Per questo abbiamo depositato un ordine del giorno, che abbiamo chiesto venga discusso nella seconda Commissione consiliare già nella seduta di mercoledì 6 maggio,  affinché questo organismo venga istituito al massimo entro la prima metà di luglio. 

A fronte dei bisogni sociali sempre più forti che emergono anche nella nostra città occorre archiviare definitivamente la carità "selettiva" e di propaganda di questa amministrazione, individuando strumenti realmente efficaci per dare risposte  alla popolazione, sulla base di conoscenze e analisi approfondite. Ad oggi, infatti, l’amministrazione comunale non ha alcuna capacità di capire se e come le misure messe in atto abbiano avuto effetti, e se gli interventi siano stati attuati con “appropriatezza, efficacia ed efficienza”.  

Non lo sappiamo, perché da anni manca un servizio di rilevazione delle disuguaglianze e della povertà, nelle sue molteplici sfaccettature e articolazioni.  La “fotografia” della situazione è quella, parziale e sfocata, che emerge dalle passeggiate di quartiere di assessori ed esponenti di maggioranza che spesso citano casi specifici come se riflettessero l’intera realtà. Anche chi non partecipa a queste “passeggiate” può vivere situazioni di difficoltà economica e sociale e deve avere voce. 

Per sviluppare politiche sociali giuste ed efficaci occorre raccogliere e analizzare i dati, che pure non mancano. Basti pensare alla enorme mole di informazioni sui bisogni della nostra comunità che possiamo ricavare dalle sperimentazioni del Reddito d'Inclusione e del Reddito di Cittadinanza. 

Ad oggi gli unici dati di cui disponiamo sono quelli della Caritas Diocesana di Pisa , che da anni svolge un importante lavoro di monitoraggio. Il suo ultimo rapporto evidenzia come l’emergenza sociale legata a Covid-19 stia portando in poche settimane ad una ulteriore cronicizzazione della povertà assoluta e ad un aumento delle nuove povertà. A questo si aggiunge la profonda disparità nella distribuzione territoriale: “in appena 9 strade della città è concentrato il più alto numero di minori che usufruiscono con i familiari della Cittadella della Solidarietà e che sono seguiti da Caritas. Si tratta del 30% su 470 minori”. 

Ricordiamo inoltre che si parla di povertà anche riferendosi alla sfera educativa e relazionale perché la povertà è un fenomeno complesso, solo in parte compensabile con misure di sostegno al reddito e fornitura di beni di prima necessità: questo perché la povertà impedisce di scegliere, di accedere alle opportunità,  e va rimossa in quanto impedisce di partecipare alla vita politica economica e sociale del paese, come  ci ricorda la Costituzione.  

Per questo chiediamo che il Comune di Pisa attivi subito (stanziando le opportune risorse per il suo funzionamento) un Osservatorio Zonale contro l’Esclusione e le Diseguaglianze con caratteristiche ben precise.  In primo luogo, deve essere di respiro zonale: non si può ripetere quanto è accaduto durante la gestione dell'emergenza, in cui ogni comune ha agito in maniera isolata e disomogenea, in alcuni casi con criteri discriminatori come la residenza. In secondo luogo, deve essere un organismo stabile, incardinato nel sistema dei servizi: non si può "tirare a campare” con interventi spot e finanziamenti incerti  se si ha l’obiettivo di ricostruire la coesione sociale della città.  Infine, deve essere  un luogo di vera partecipazione, in cui confluiscano tutti i nodi delle reti cittadine in grado di apportare conoscenze e competenze: sarà necessario coinvolgere la Caritas e il mondo del Terzo Settore, le Organizzazioni Sindacali, l'Università, la Scuola, i Servizi, l'Inps in un percorso che, partendo dalla condivisione e dall'analisi dei dati, sia in grado di portare a scelte mirate, appropriate e vicine alla reale condizione della comunità.  

Sulla base dei report periodici e del lavoro di studio di questo Osservatorio sarà finalmente possibile pensare e realizzare politiche sociali realmente inclusive, capaci di intercettare gli invisibili e di rimuovere diseguaglianze sempre più forti quanto ingiuste. 

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile 

 

redazione.cascinanotizie