SGB e Cobas interrogano il Comune di Pisa sulla refezione scolastica

Economia
PISA e Provincia
Mercoledì, 8 Maggio 2019

 

Da qui al 2021 ci saranno cambiamenti a Pisa, nel settore scuola dell'infanzia e materna e i relativi appalti per i vari servizi, il Sindacato dei COBAS e quello di SGB intervengono per chiedere impegni al Comune di Pisa sulla questione lavoratori/trici del comparto.

Pubblichiamo il loro comunicato stampa congiunto.

 

Basta lavoratori di serie B. Sgb e Cobas sull'appalto della refezione scolastica al Comune di Pisa

SERVIZI EDUCATIVI E REFEZIONE SCOLASTICA:IL COMUNE DI PISA: SI ASSUMA PRECISI IMPEGNI CON LE LAVORATRICI DEGLI APPALTI

Alla luce della della decisione assunta dall'Amministrazione Comunale di sopprimere una sezione alla scuola d’infanzia Agazzi già a partire del nuovo anno scolastico 2019/2020, in vista della statalizzazione delle 3 scuole materne comunali (Montessori, Agazzi e Calandrini) prevista per l'anno scolastico 2020\21, urgono chiarimenti dagli uffici comunali ma non prima di precisi impegni dell'Amministrazione a tutela del servizio e dei posti di lavoro.

Premesso che nel giugno 2021 scade il contratto del servizio di refezione scolastica (aggiudicazione con determina n.1079 del 12/2017), le lavoratrici dell'appalto e i sindacati Cobas Lavoro Privato e SGB precisano quanto segue

LE LAVORATRICI con profilo professionale di educatrici e le addette al servizio di “bidellagio”, a breve, correranno il rischio di perdere il posto di lavoro: la prima della lista sarà la scuola Agazzi.

Più in generale, in vista di una futura di statalizzazione, per volontà espressa dalla Amministrazione Comunale, delle 3 scuole materne comunali e dei relativi servizi esternalizzati, cosa ne sarà delle lavoratrici interessate? Affermiamo già da ora, che non accetteremo, né a settembre 2019 e neppure nel bando di gara previsto per il 2021, nessun taglio all'occupazione, né riduzione al monte ore. 

E' necessario che i criteri del nuovo bando non si basino semplicemente su un mero calcolo del numero di pasti, bensì sulla qualità di servizio offerto, assicurando pertanto un congruo numero di addetti e un adeguato monte ore.

Considerando che le attività scolastiche vengono svolte sempre di più in collaborazione con altre figure professionali, quali ausiliari, cuochi, ecc.. occorre inquadrare queste figure in un profilo adeguato attraverso il riconoscimento del ruolo effettivamente svolto di assistenti all'infanzia, ruolo per il quale hanno svolto anni di percorsi formativi.

Nelle scuole Materne e nei Nidi, le lavoratrici dell'appalto, più che addette alla refezione sono assistenti all'infanzia. Tra le innumerevoli mansioni loro assegnate hanno anche lo sporzionamento dei pasti e la pulizia del refettorio. Che ne sarà delle ausiliarie (quelle che un tempo erano definite bidelle)? Ricordiamo il caso dell'asilo nido San Biagio. Per le eventuali lavoratrici in “esubero”, la nostra proposta è quella di redistribuire il personale in "eccedenza" tra le due aziende.
Urge salvaguardare l'anzianità di servizio nel ruolo e nella mansione per riconoscere la professionalità acquisita in tanti anni al servizio del Comune. Sul tema, riteniamo indispensabile una presa di posizione del Consiglio Comunale.

Sgb e Cobas Lavoro Privato chiedono audizione nelle commissioni consiliari e un incontro con Sindaco e A C a tutela della forza lavoro
Per SGB   Federico Giusti
Per COBAS L.P.   Sandro Giacomelli

 

redazione.cascinanotizie