Si arresta la crescita imprenditoriale in provincia di Pisa

Cronaca
PISA e Provincia
Venerdì, 7 Febbraio 2020

Crescono turismo, i servizi alla persona e quelli professionali, brusco calo per il commercio. Tra i territori cresce solo la Val d’Era. Boom delle Srl semplificate, in flessione le ditte individuali e le società di persone

Nel 2019, dopo oltre venti anni di crescita ininterrotta, la dinamica imprenditoriale della provincia di Pisa segna una battuta d’arresto (vedi tabella a sinistra, clicca per ingrandirla): si tratta di un -0,1%, pari in valore assoluto ad un saldo di -54 aziende. Si tratta di un risultato che, sebbene contenuto, rappresenta una novità per il territorio provinciale. Nel confronto con altri territori, Pisa mette a segno variazioni peggiori non solo rispetto alla Toscana (che comunque cresce di un misero +0,1%) ma anche all’Italia (+0,4%, grazie alla spinta proveniente dalle regioni meridionali). 

«Se da un lato la dinamica imprenditoriale rappresenta un’ulteriore conferma della stagnazione della nostra economia, dall’altro è altrettanto innegabile come la struttura produttiva del nostro territorio stia progressivamente cambiando volto, così commenta Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio di Pisa. Al ridimensionamento del commercio al dettaglio e del manifatturiero si contrappone infatti una crescita delle aziende legate al turismo, al benessere e alle professioni. A fronte di questa situazione, la Camera di Commercio di Pisa continuerà ad impegnarsi, anche nel 2020, con oltre un milione di euro per promuovere il prodotto turistico “Terre di Pisa", favorire la necessaria digitalizzazione del sistema imprenditoriale e l’implementazione di sistemi di sicurezza e di controllo di qualità. Consapevoli dell’importanza delle esportazioni, non mancheranno le risorse per sostenere le aziende che vogliono affacciarsi sui mercati internazionali».

La flessione nel numero di imprese registrate in provincia di Pisa è frutto della contrazione della nascita di nuove imprese (2.538 nel 2019, solo una in più rispetto al 2018, erano oltre 3mila sei anni fa) cui si associa un forte aumento delle chiusure (che toccano quota 2.592: il valore più elevato degli ultimi sei anni, +4,1% rispetto al 2018) che porta il saldo iscritte-cessate a -54.

A fine 2019 il numero di aziende iscritte  al Registro Imprese della Camera di Commercio di Pisa arriva a 43.750 (per toccare quota 53.697 prendendo in considerazione anche le unità locali ), confermando in ogni caso il secondo posto a livello regionale della provincia rispetto alle altre province toscane tanto sul fronte delle imprese che delle unità locali.

I dati sulla dinamica di impresa relativi all’ultimo decennio ci dicono che la crescita media annua della provincia di Pisa (+0,7%) risulta leggermente più elevata rispetto a quella regionale e nazionale (entrambe ferme al +0,5%) confermando il lungo periodo di stagnazione che sta attraversando l’economia in ogni articolazione territoriale.

Anche nel 2019 prosegue a Pisa il ridimensionamento delle aziende costituite nelle forme giuridiche più semplici. L’impresa individuale, tra il 2018 ed il 2019, segna infatti un -1% (-221 aziende) e le società di persone arretrano del -2,2% (-190 unità). In crescita invece, grazie alle Srl (+0,9%), le società di capitali (+2,8%, +350 aziende). Questo raggruppamento, come anticipato, vede una crescita molto consistente del sottogruppo delle Srls (le Srl semplificate), che segnano in un solo anno un aumento del 18,6% pari a 351 unità mentre le SpA, forma certamente più costosa e impegnativa da gestire, arretrano di un ulteriore -2% (-5 aziende). Continua la crescita, invece, delle Altre forme giuridiche (+0,8%, +7) tra le quali sono ricomprese le Cooperative (+0,4%, +2). Il comparto Artigiano segna anch’esso un lieve ridimensionamento rispetto al 2018: -0,2%, corrispondente ad un calo di 18 unità.

Gli imprenditori, quindi, stanno orientandosi verso forme giuridiche più complesse che, pur in presenza di costi di gestione e l’avviamento più elevati, consentano di limitare la loro responsabilità finanziaria in caso di difficoltà ed avere maggiori opportunità nell’accedere al credito. Particolarmente agevolate, in questo frangente, le Srls che beneficiano anche di un regime agevolato sia per quanto riguarda il capitale sociale necessario alla loro costituzione sia per le formalità di costituzione. Ciononostante la quota di aziende costituite nella forma di ditte individuali rappresentano ancora la metà del totale.

A fine 2019 le imprese a conduzione femminile (tabella a destra, pclicca per ingrandire) che si assestano a quota 9.743 con una incidenza percentuale sul totale che, causa la contrazione a livello generale, sale al 22,3% delle imprese complessivamente presenti in provincia. Prosegue, pur ad un passo meno veloce rispetto a quello dello scorso anno, la contrazione delle imprese giovanili che arrivano a 3.532 unità. A crescere in maniera rilevante troviamo le imprese a maggioranza straniera che con 5.618 unità rappresentano il 12,8% del tessuto imprenditoriale provinciale.

redazione.cascinanotizie