Si gioca o no? Cosa succede se si fermano i campionati

Cronaca
PISA e Provincia
Lunedì, 9 Marzo 2020

Le prossime ore saranno decisive per sapere se la serie B si fermerà oppure no. Cosa succede in caso di stop?

Archiviati i recuperi di serie A, ai quali tutti sembravano tenere moltissimo, vista la disputa di Juventus-Inter e dopo lo scontro frontale fra Lega Serie A e il ministro dello sport Vincenzo Spadafora, torna di grande attualità la sospensione dei campionati a causa dell’emergenza coronavirus, emergenza aggravata nel weekend dall’estensione delle zone rosse a tutta la Lombardia, alcune province dell’Emilia Romagna, del Piemonte e del Veneto.

Oltre a questo di nuovo c’è stato da registrare la positività al Covid-19 di un calciatore della Reggiana. Alessandro Favalli è il secondo calciatore, dopo quello della Pianese adesso completamente guarito, ad essere positivo al tampone. Preoccupazione anche in casa Cosenza, la formazione calabrese ha tolto per precauzione dalla lista dei convocati due titolarissimi: il capitano Mirko Buccini e l’esterno sinistro basso Tommaso D’Orazio.

Tutto questo, oltre allo spettacolo deprimente delle porte chiuse potrebbe portare le Leghe, mai come ora la frammentazione dei tre campionati professionistici in tre distinte leghe sembra una follia, in accordo con la federcalcio e il governo a decretare lo stop ai campionati. Un dispiacere, perché, piaccia o no, il calcio e lo sport in generale, in un momento di così grande difficoltà anche morale e psicologica è di grande sostegno alla popolazione, ma la sicurezza dei protagonisti e anche il venire meno del regolare svolgimento delle competizioni, deve prendere il sopravvento.

A rischio sospensione quindi Salernitana – Pisa anticipo di venerdì e poi la successiva gara, quella del 21 marzo, fra Pisa e Pescara, il weekend del 28/29 marzo ci sarà invece la sosta internazionale e alla ripresa il Pisa sarà atteso dallo Spezia.

Cosa succede in caso di stop? In molti se lo chiedono, chi sportivamente parlando è moribondo spera in un blocco completo con conseguente annullamento, ipotesi alquanto difficile, anzi improbabile. Quello che è certo è che le carte federali non prevedono l’eventualità che il campionato possa essere interrotto improvvisamente, del resto era capitato soltanto nel 1915 in occasione della grande guerra. Come gestire la situazione? Uno stop parziale, magari fino al 4 aprile, sarebbe facilmente gestibile in serie B, basterebbe inserire due turni infrasettimanali ed il gioco è fatto. Ci sarebbe solo da chiarire se riprendere dalla sospensione, quindi da Salernitana - Pisa, o da Spezia – Pisa 31esima giornata. Più complessa la situazione in serie A, perché i recuperi sarebbero da incastrare nel programma delle competizioni europee.

Se invece l’emergenza dovesse proseguire oltre la prima settimana di aprile la conclusione dei campionati sarebbe a forte rischio ed in questo caso gli scenari sono due: annullamento della stagione: signori abbiamo scherzato pe 7 mesi, si riparte il prossimo anno con gli organici di inizio stagione, leggi blocco di promozioni e retrocessioni e scudetto non assegnato. A qualcuno in coda alla classifica piacerebbe, ma è una soluzione oggettivamente difficile da praticare.

Più concreta invece l’ipotesi che le classifiche vengano congelate assegnando lo 0-0 (serve una legge speciale) a tutte le partite rimaste da qui alla fine del campionato e in pratica i tornei si chiuderebbero con le classifiche che vediamo oggi. Anche questa non è una soluzione che rende giustizia, ma certamente più praticabile dell’annullamento dei tornei. Resterebbero alcuni dubbi, annullando per esempio playoff e playout verrebbe meno una promozione della terza serie a meno che non decidano di fare ricorso alla classifica avulsa premiando la migliore seconda. L’augurio, ovviamente, è che tutti questi si trasformino presto in discorsi da bar e che i campionati possano arrivare alla conclusione, per il calcio, per lo sport, ma soprattutto per l’intero paese: significherebbe che l’emergenza è superata e che si può tornare a vivere.

massimo.corsini