Siamo Pisani, battetici le mani. Ivano Rosellini, “Gli è meglio un fiore” e “Lo straporto”
Secondo appuntamento con Ivano Rosellini nel nostro percorso alla scoperta del vernàolo pisano
Torna Ivano Rosellini nella nostra rubrica “Siamo Pisani, battetici le mani”, questa volta con due sonetti.
Cascinese del piano, è nato a Montione ed abita a Badia, ex-dipendente pubblico e da 15 anni pensionato. Ha iniziato a scrivere in vernacolo a metà degli anni ’80, poi ha smesso per un po’ (“un decennio sabbatico”) per poi ricominciare.
Nel primo sonetto, “Gli è meglio un fiore”, Ivano fa un confronto fra la vita di un fiore e quella di un uomo; nel secondo, “Lo straporto”, scherza un po’ “come siamo soliti fare noi Pisani, che si scherza anche su un argomento come la morte”.
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Il vernàolo pisano è un patrimonio storico-culturale che non può e non deve essere dimenticato.
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