Sicurezza a Pisa. La città delle persone: "No ai rimpalli, no alla guerra alle forze dell'ordine"

Politica
PISA e Provincia
Venerdì, 4 Agosto 2023

Attacco frontale alle politiche e alla visione della giunta Conti sul tema più caldo

Hanno scritto Paolo Martinelli, Emilia Lacroce e Gianluca Gionfriddo, consiglieri comunali de La città delle persone.

"Rispetto alle violenze che si sono verificate in città ci sono due piani su cui affrontare il problema, che la destra si ostina a non considerare. Uno strutturale e uno di emergenza".

A dichiararlo sono i consiglieri comunali de La città delle persone Paolo Martinelli, Emilia Lacroce e Gianluca Gionfriddo, che proseguono: "Su quello emergenziale e lo scontro tra bande criminali è necessario agire subito, perché i cittadini hanno diritto a vivere in quartieri sicuri, in cui passeggiare senza trovarsi coinvolti in situazioni spiacevoli. A fronte di un problema complesso, il sindaco non ha avuto idee migliori che aprire un conflitto con le forze dell'ordine, mettendo i vari attori in contrapposizione tra loro, e ha annunciato una non meglio identificata task force. Ma si può gestire così una situazione del genere? Servono atti concreti - proseguono i consiglieri-, come chiedere al governo di alzare in fascia A la Questura di Pisa, così da poter rivedere al rialzo i livelli di organico e avere più agenti, come chiede da tempo anche il sindacato di Polizia Siulp. Serve poi una mappatura dettagliata del territorio e dei problemi specifici di sicurezza, così da ottimizzare il coordinamento delle forze in campo. E ancora, chiedere a Regione Toscana e Prefettura il rinnovo e potenziamento del progetto 'Pisa sicura', scaduto nel 2020 e mai rinnovato, riattivare il progetto ANCI-Regione Toscana 'Notti di qualità'. Sono solo esempi della concretezza richiesta a un sindaco, perché non è con dichiarazioni che 'non si tollerano certi fenomeni' che li si ferma.

Sul piano strutturale - sottolineano Martinelli, Lacroce e Gionfriddo -, si arriva alla mancanza totale di azione e visione della destra pisana, che rifiuta l'idea che non è solo con la gestione dell'emergenza che si crea sicurezza.

È necessaria una nuova e incisiva campagna di prevenzione, parola abbandonata in questi anni, così come è necessaria una regolarità nei controlli e nel presidio del territorio. Non una parola dal sindaco sulla necessità di forti campagne di prevenzione sui temi della prevenzione per il contrasto alle dipendenze, come su fenomeni sempre più preoccupanti come bullismo e cyberbullismo, non una parola per chi rischia ogni giorno e ogni notte. Sono necessari operatori di strada per più ore anche in orario notturno, garantendo maggiore sicurezza anche per chi vive sulla strada, separando chi è criminale da chi è in difficoltà o in situazione di marginalità, potenziando anche il prezioso lavoro di mediazione sociale con i cittadini. Un'azione formativa strutturata nelle scuole di prevenzione sui temi della legalità e della cittadinanza attiva e responsabile.

La sicurezza, non smetteremo di ricordarlo, si crea anche garantendo ai quartieri programmazione e vitalità. Membri autorevoli della giunta Conti e della maggioranza, nell'ultimo Consiglio comunale, hanno ripetutamente definito piazza della stazione e le zone antistanti luoghi di transito in cui non si deve sostare. Il problema sta anche lì. Se si concepisce un quartiere come di passaggio, lo si abbandona e lo si spegne. Noi crediamo invece che ogni quartiere debba essere vissuto, partecipato dai suoi abitanti, incluso il quartiere della stazione, secondo un modello di città policentrica che coinvolga i cittadini. Nessun quartiere per noi è di passaggio e tutte le zone della città meritano attenzione e interventi, non certo un rimpallo sulle responsabilità dei problemi".

 

redazione.cascinanotizie