Situazione economica gravissima ereditata dal PD

Politica
Cascina
Giovedì, 28 Luglio 2016

L'amministrazione comunale di Cascina torna sull'argomento del bilancio. Lo fa con un comunicato che vi pubblichiamo integralmente:

L’assestamento di bilancio sottoposto al Consiglio Comunale è un atto obbligatorio riguardo al quale questa Amministrazione e questa maggioranza non possono che essere passivi. Si tratta infatti di una presa d’atto di quanto programmato e gestito fin qui dalla precedente Amministrazione Comunale. Presa d’atto che si rivela una diagnosi in relazione allo stato di aggravamento generale dell’Ente, che affliggerà in modo strutturale non solo l’esercizio economico di quest’anno (seppure con tutti i correttivi che riusciremo a portare nonostante tutte le spese già impegnate nella prima parte dell’anno), ma legheranno le sorti dei cittadini cascinesi per moltissimi anni, vista l’eredità di mutui e convenzioni contratti per tempi anche decennali, andando a vincolare così con scelte del passato la spesa del futuro.

La preoccupante gestione PD è stata confermata dal recapito al Comune di una durissima relazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze che espone, tra le altre cose, un giudizio di cattiva capacità di programmazione in anni recenti, come rinvenibile dal confronto della costante ampia forbice tra le cifre del bilancio previsionale e quelle del bilancio consuntivo.

Da anni si assiste poi ad un grave squilibrio tra entrate correnti e spese correnti, dovendo quindi far fronte alle spese ordinarie e alla restituzione dei mutui impiegando entrate di carattere straordinario che avrebbero dovuto esser destinate ad investimenti strategici per l’Ente, come il rifacimento del sistema idrico e fognario o la costruzione di edifici per far fronte all’emergenza abitativa dei nostri cittadini. Ben il 68% degli oneri di urbanizzazione sono stati spesi invece per coprire spese correnti. A ciò si aggiunga che, per esempio, per il 2016 si registra ad oggi la riscossione di solo il 41% degli oneri previsti dal Partito Democratico di Antonelli, che pure aveva venduto il piano urbanistico come il volano della ripresa.

Si potrebbe ingenuamente ipotizzare allora che si siano impegnate entrate straordinarie per abbassare la pressione fiscale sui cittadini e sulle imprese. E invece si scopre che dal 2010 al 2015 si è avuto un aumento delle entrate relative a tasse del 204%. Anche scorporando le nuove tasse che il Comune riscuote a seguito di alcune riforme (come TARI e TASI) l’aumento è dell’80%.

Il Comune naviga poi in anticipazione di cassa già da febbraio, pagando le proprie spese con aperture di credito bancario, non avendo entrate sufficienti, anche perché i crediti (residui attivi) che il PD aveva preventivato a copertura anche dei debiti (residui passivi) risultano in buona parte non riscossi.

La domanda che sorge spontanea è come mai il Partito Democratico non abbia in questi anni provveduto a più seri approfondimenti volti ad individuare crediti di dubbia esigibilità e crediti inesigibili. E’ forse stato il modo per preventivare spese sostanzialmente insostenibili in sede di bilancio previsionale: indebitamento, aumento della tassazione, genericità sui crediti, utilizzo di oneri di urbanizzazione per spesa corrente.

Poi però arrivano le ispezioni del MEF, e le dovute relazioni, che espongono il Comune al rischio di gravi sanzioni per la gestione scellerata dei bilanci, in modo particolare per l’ipotesi di mancato rispetto del patto di stabilità per l’anno 2010: riduzione dei trasferimenti erariali nel limite del 3% delle entrate correnti, divieto di procedere a nuove assunzioni, divieto di contrarre mutui, recupero del 30% delle indennità dei vecchi amministratori, per i quali provvederemo a tutelare i contribuenti in modo che a pagare, nel caso, siano i responsabili.

Tutto questo accade nel contesto di mille criticità di programmazione, che vanno dall’esposizione, per il progetto “Eco Road – automobili elettriche”, di 273mila euro non rifusi dalla Regione Toscana, alle previsioni di oltre un milione e mezzo di euro per alienazioni immobiliari che hanno invece fruttato, ad oggi, zero euro per il Comune.

La situazione è quindi tale da destare forti preoccupazioni non solo nel breve ma anche nel medio periodo. Cercheremo di agire su più fronti: 1) riduzione della spesa corrente, identificando gli sprechi e le spese inutili per la cittadinanza; 2) miglioramento della gestione delle entrate con efficientamento del rapporto con Enti che per convenzione riscuotono gli accertamenti; 3) rinegoziazione dei mutui, specialmente quelli di lungo termine, come quello che il PD ci ha lasciato in collo fino al 2036.

A fronte di quella che è la diagnosi preoccupante effettuata da Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Progetto Cascina, siamo sorpresi di apprendere, dall’ultima seduta del Consiglio Comunale, che anche il PD condivide de facto la nostra bocciatura totale delle passate amministrazioni, al punto da votare in modo contrario all’assestamento di quel bilancio previsionale che loro avevano approvato e col quale avevano lavorato per i primi 6 mesi dell’anno. Se pure il PD vota contro se stesso, riconoscendo quel che noi andiamo dicendo da anni, significa che davvero a Cascina è cambiata aria. 

massimo.corsini