Società della salute, da luglio stop ad alcuni servizi e progetti sociali

Politica
PISA e Provincia
Venerdì, 28 Marzo 2025

E' quanto emerge da un comunicato stampa di Diritti in Comune sulla base della fine di acune gare appaltate negli anni scorsi dalla Società della Salute che, pare, non si intende rinnovare

Questo il comunicato integrale
  
Dal primo luglio si prevede la chiusura delle gare da parte di SDS per: 1) “Progetto Homeless struttura diurna/notturna per persone senza fissa dimora; 2) “Progetto Oltre il muro” struttura diurna/notturna per persone detenute ed ex-detenute; 3) il “Progetto Binario Zero”; 4) cessazione del finanziamento all’Ambulatorio Villani; 5) cessazione della convenzione con l’ANCI; 6) taglio di 30 mila euro per i contributi agli utenti in condizioni di indigenza (anziani, disabili, povertà e minori”. 
  
E’ questo quanto contenuto nella relazione che accompagna il bilancio preventivo e che è stata approvata negli scorsi giorni dalla Giunta della Società della Salute e che è stata trasmessa al Collegio dei Revisori dei Conti che dovrà rilasciare il suo parere e solo allora la delibera verrà portata in assemblea dei soci. 
  
Come abbiamo ripetuto da mesi e mesi quello che si stava prefigurando nei nostri territori era un collasso dei servizi senza precedenti. Ma non solo chiuderanno questi servizi. Nella relazione della Direttrice della SdS, allegata al bilancio preventivo, si legge che i trasferimenti della Provincia di Pisa per l’assistenza scolastica e il trasporto sociale, non “sono sufficienti a coprire il bisogno”. In particolare per l’assistenza scolastica si legge: “stante l’insufficienza dei trasferimenti provinciali per gli anni scolastici 2022-2023, 2023-2024 e 2024-2025, che hanno determinato un disallineamento fra costi-ricavi negli esercizi 2023 e 2024, sarà necessario, nel caso in cui l’insufficienza dei fondi si ripetano anche nell’anno 2025, valutare la possibilità di una nuova modalità gestionale rispetto a questa attività”. Che in altre parole potrebbe significare tagli anche a questi servizi, ledendo il diritto allo studio per gli studenti e le studentesse. 
  
Ci troviamo di fronte ad una situazione gravissima in cui si andranno a colpire gli ultimi con conseguenze pesantissime sulle fasce sociali più basse e sulla marginalità. 
  
Tutto ciò ha radici profonde che derivano sia dal mancato aumento della quota capitaria negli anni passati, per rifiuto dei comuni governati dal centrodestra e dal centrosinistra, nonostante fosse chiaro almeno dal 2021 che il costo dei servizi cresceva, visto l’aumentare dei bisogni e la mancata conseguente riorganizzazione della stessa SdS. A questo si è aggiunta la condotta gravissima ed irresponsabile del Sindaco leghista Conti e del Comune di Pisa iniziata a settembre del 2024, destabilizzando il consorzio e conclusasi con l’annuncio del recesso; situazione aggravata da ricorsi e controricorsi tra Comune e SdS, i cui bilanci ed atti (è bene ricordarlo) sono stati approvati da Conti in tutti questi anni senza alcuna critica. 
  
La cosa inammissibile è che ad oggi non esiste alcun piano del Comune di Pisa per gestire i servizi che dovrebbe riprendere dalla SdS e neanche una analisi dei dati e della fattibilità, dei costi e del personale necessario per una gestione monocomunale. Nessuna risposta è stata fino ad oggi data dalla Giunta alle nostre ripetute sollecitazioni e richieste sul processo di riorganizzazione, ma solo slogan e propaganda. 
  
In questa situazione di incertezza la cosa che preoccupa ulteriormente è che non è neanche iniziata la rinegoziazione obbligatoria per legge tra Comune di Pisa, SdS, e Asl, che deve essere svolta prima del recesso da parte della amministrazione comunale. 
  
La soluzione che si vuole prendere, in assenza di risorse, è quella dei tagli e della chiusura dei servizi?  
  
La SdS da parte sua, presenta un bilancio preventivo approvato dalla Giunta del consorzio, senza che sia stato presentato un piano di riequilibrio necessario per coprire il buco di bilancio di un milione e 600 mila euro e di cui non c’è traccia nel preventivo inviato ai Revisori, e neanche il bilancio consuntivo. 
  
Siamo ad un gioco delle parti non sostenibile, fatto sulla pelle di chi è più debole e fragile nella nostra città. Da parte nostra riteniamo inaccettabile che si pensi di chiudere o ridurre i servizi. Tutti i soggetti per quanto di competenza dal Governo, alla Regione, alla Provincia, alla SdS, ai Comuni a partire da quello di Pisa devono dare risposte alla cittadinanza e ai suoi bisogni, contribuendo per quanto gli spetta, garantendo servizi e diritti, come è loro compito. 
  
Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista 
  

 

redazione.cascinanotizie