Solo il campione uscente lo ferma, Filippo Macchi è argento olimpico
Lo schermidore cascinese arriva ad un passo dall'oro ed in un finale controverso cede con il minimo scarto all'Hongkonghese Cheung
Un argento che brucia un po’ per come è arrivato, ma è un risultato straordinario per Filippo Macchi, l’atleta cascinese cresciuto al Circolo Scherma 360 Navacchio e adesso in forza alla Polizia di Stato, che dopo un percorso esaltante si ferma in finale solo di fronte al campione uscente.
Macchi inizia con il piede giusto la sua olimpiade e intorno all’ora di pranzo supera 15-10 il cinese Xu. Dopo un avvio equilibrato, Macchi allunga di due punti e si porta sul 6-4, la reazione di Xu riequilibra la partita ma è il canto del cigno. Da questo momento in poi il cascinese diventa imprendibile, chiude il primo periodo sull’11-7 e nel secondo vola subito 14-8, quindi con 6 stoccate partita a disposizione. Dopo due assalti a favore del cinese Macchi chiude 15-10 e si guadagna l’accesso agli ottavi di finale dove trova il giapponese 27enne Matsuyama numero 5 del ranking mondiale.
Filippo Macchi inizia l’assalto in modo splendido, sorprende più volte il giapponese e si porta sul 7-1, massimo vantaggio della sfida. Matsuyama non si scompone, attacca con più decisione e alla fine del primo periodo riagguanta la parità: 10-10. La fase finale dell’assalto è vietata ai deboli di cuore. Filippo Macchi spezza il break del giapponese, si porta 10-10, ma Matsuyama pareggia, il fiorettista cascinese non si scompone ed infila quattro punti di fila chiudendo 15-11 e guadagnando così l’accesso fra gli otto più forti dell’olimpiade dopo si è trovato di fronte l’egiziano Hamza, numero 4 del ranking e testa di serie numero 3 di questa olimpiade.
Macchi parte fortissimo, sorprende più volte l’avversario e in un battito di ciglia il punteggio segna 12-3 per l’azzurro. Hamza tenta il tutto per tutto, ma Filippo Macchi non perde la concentrazione ed a 36” dalla fine del periodo piazza la stoccata numero 15, quello che lo porta fra i migliori quattro, unico italiano in lizza, a giocarsi una medaglia di metallo pregiato.
Fra Macchi e la finale adesso c’è lo statunitense Itkin, numero 2 del seeding che ha piegato nel turno precedente l’Italiano Bianchi 15-14. L’inizio della semifinale è in salita, Macchi va sotto 3-0, recupera, subisce un altro break, ma passa a condurre per la prima volta sul 6-6, da qui in poi non lascia più il comando della gara, soffre in avvio del secondo periodo quando passa da 12-7 al 12-10, ma poi trova un paio di stoccate vincenti, allunga nuovamente ed al secondo tentativo chiude i giochi e vola in finale con una medaglia sicura al collo. In finale il cascinese trova Cheung Ka Long testa di serie numero quattro di questo tabellone e campione olimpico uscente.
Parte forte Cheung, due stoccate in 8 secondi. Macchi reagisce e ritrova la parità sul 4-4 e poi si porta in vantaggio con un bell’attacco: 5-4 primo vantaggio per il cascinese che però subisce immediatamente la stoccata del pareggio. Altri tre bersagli colpiti dall’Hongkonghese e il campione olimpico uscente si riporta a +3, massimo vantaggio dell’assalto. Cheung ora sembra gestire bene il vantaggio accumulato, ma Macchi non demorde e si riporta a -1 sul 10-9 e dopo una stoccata contestata dall’avversario sul 10 pari. I punti adesso contano ed il fioretto pesa tanto di più e il primo periodo si chiude con Cheung avanti. Dopo l’11 pari una stoccata controversa nega a Filippo Macchi il sorpasso, ma ormai si viaggio punto a punto. 12 pari e finale al cardiopalma con Macchi che si porta avanti per la seconda volta nel match sul 13-12 e al termine di un lungo assalto arriva il doppio match point. Cheung annulla il primo toccando Macchi al termine di un o scambio ravvicinato. Annullato anche il secondo si va alla stoccata decisiva, chi vince questo vince tutto e alla fine, dopo un controllo dell’arbitro, per un punto conteso si continua a giocare. Qualche protesta dal box italiano, ma si continua a tirare e così al termine di un ultimo scambio interminabile, dopo due assalti da rigiocare per decisione dell’arbitro, è Cheung ad arrivare a 15 e per Filippo Macchi c’è ad attenderlo la medaglia d’argento.