Sostenere la filiera alimentare, lo chiede con forza CNA

Economia
PISA e Provincia
Martedì, 29 Dicembre 2020

CNA Agroalimentare Pisa chiede ristori e interventi di sostegno per tutta la filiera alimentare anche per le attività indirette

Uno sforzo in più e maggiore attenzione alle filiere agroalimentari e al comparto Horeca anche a livello locale. «Questa chiusura per le festività, pur ineccepibile per tutelare la salute pubblica, fa notare il Presidente CNA Pisa Francesco Oppedisano, costa un miliardo alle attività di ristorazione. Occorre con urgenza la realizzazione di un tavolo per definire misure strutturali anche a livello locale oltre che nazionale».
Soltanto il pranzo di Natale e il cenone del 31 dicembre rappresentano una perdita secca di circa un miliardo per le attività di ristorazione che resteranno chiuse dal 24 dicembre al 6 gennaio. Un danno che amplifica le ingenti difficoltà di un settore tra i più penalizzati dalle restrizioni per contenere i contagi. Dopo le chiusure per decreto durante il lockdown nazionale, le attività di ristorazione dal 26 ottobre scorso devono abbassare le serrande alle ore 18 e ridurre da 6 a 4 le persone per ogni tavolo anche nelle zone arancione nonostante lo scrupoloso rispetto dei protocolli per la sicurezza che hanno comportato investimenti e riduzione dell’offerta per assicurare il necessario distanziamento.
CNA Agroalimentare sollecita l’apertura di un tavolo sull’intera filiera agroalimentare per definire una serie di robusti interventi strutturali in una logica sistemica per dare prospettiva a un settore vitale per l’intera economia italiana. «Occorre definire un quadro chiaro su tempi e modalità sulle riaperture dopo le festività natalizie, continua Oppedisano, le nostre aziende sono allo stremo ed hanno bisogno di chiarimenti burocratici». CNA Agroalimentare e Horeca, chiede con forza che i ristori e gli interventi di sostegno siano per l'intera filiera alimentare.

Il Presidente CNA HORECA, Daniele Fagiolini rilancia le proposte avanzate a livello nazionale sulle quali costruire un percorso di rafforzamento della filiera: esenzione fiscale per tutto il 2021 e transizione da definire con l’Agenzia delle Entrate per una dilazione del pagamento delle imposte; risorse a fondo perduto per la ristorazione e per le attività di filiera diretta, dalla produzione primaria alle industrie alimentari e delle bevande, e per le attività di filiera indiretta, dalle tinto-lavanderie ai fotografi; riduzione del costo del lavoro, ampliamento del plafond di credito da 30mila euro, su richiesta, assistito da garanzia pubblica ed allungamento del periodo di rimborso; intervento a sostegno degli affitti in aggiunta al credito d’imposta.

redazione.cascinanotizie