Soundsafe Care, la startup medtech che fa grande Cascina
In visita il sindaco Betti. Recentemente ha vinto la tappa pisana del Premio Cambiamenti di CNA
Ha scritto il Comune di Cascina.
Nata da poco più di un anno, la Soundsafe Care è una startup medtech (tecnologie mediche e biomediche) fondata da Andrea Mariani e Laura Morchi, due giovani imprenditori altamente qualificati nel campo della robotica chirurgica.
Il loro rapporto professionale si è consolidato negli anni lavorando fianco a fianco all’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Nonostante la sua recente nascita, Soundsafe Care sta ottenendo numerosi riconoscimenti, l’ultimo dei quali è stato il “Premio Cambiamenti 2024” ricevuto dalla Cna Pisa.
Il sindaco Michelangelo Betti, accompagnato da Andrea Di Benedetto, presidente del Polo Tecnologico di Navacchio, e da Simone Romoli, dirigente di Cna, ha voluto incontrare il giovane team per conoscere più da vicino questa bella realtà.
“A Cascina qualche azienda in ambito medicale è già presente – ha detto il sindaco – ma si occupa soprattutto di microchirurgia robotica. La Soundsafe Care invece opera in un ambito un po’ diverso, quello della chirurgia totalmente non invasiva grazie alla tecnologia degli ultrasuoni. Questo permetterà di intervenire sui pazienti senza ricorrere al bisturi, aprendo prospettive nuove e interessanti in ambito ospedaliero. Rivolgo i miei complimenti a tutto il team”.
“Abbiamo unito l’utilizzo degli ultrasuoni come principio terapeutico con la robotica per dare la precisione e la sicurezza necessarie per l’impiego di una terapia a ultrasuoni non invasiva – ha sottolineato Andrea Mariani –. A questo si aggiunge tutta la parte di sviluppo del software per il controllo del braccio robotico e per avere la massima precisione possibile per l’applicazione della terapia. La tecnologia è composta da un modulo terapeutico montato sul robot e capace di generare un fascio di ultrasuoni, con l’obiettivo di generare un effetto terapeutico estremamente localizzato: si può distruggere il tessuto, come ad esempio una massa tumorale, con un volume grande quanto un chicco di riso. Grazie alla focalizzazione di queste onde ad alta intensità, dunque, si riesce ad intervenire senza richiedere nessuna incisione e, al tempo stesso, essendo onde meccaniche non ci sono forme di tossicità a differenza ad esempio dalla radioterapia”.