Spiagge all'asta dal 2024: Confesercenti e imprenditori aprono al Governo

Economia
PISA e Provincia
Giovedì, 17 Febbraio 2022

Stagione al via da fine aprile. Un settore che coinvolge 30 mila aziende e famiglie italiane. Imprenditori e associazioni di categoria hanno un solo obiettivo: "Far riottenere agli attuali concessionari il proprio stabilimento balneare"

Dopo la decisione del Governo di mettere a gara le concessioni balneari dal 2024, Punto Radio ha dedicato una trasmissione agli imprenditori e alle associazioni di categoria.

Nico Gronchi, presidente Confesercenti Toscana, richiama tutti alla calma: “L’Europa non ci dice come fare i bandi, ma solo di farli. In questo senso, già da anni, come associazioni di riferimento dei Balneari, abbiamo costruito meccanismi e stiamo ragionando con il Governo, su quelle che saranno le regole di queste aste”.

Per Confesercenti c’è un solo obiettivo. “L’obiettivo dichiarato da tutti noi – continua Gronchi – è quello di far riavere ad ognuno dei concessionari attuali, il proprio stabilimento balneare”.

In ballo, però, ci saranno le nuove regole: “Non possiamo più farlo con le proroghe automatiche – insiste il presidente di Confesercenti Toscana - lo faremo con il rinnovo delle concessioni mediante le aste, in modo trasparente e chiaro, già con le regole che ci ha dato il Governo in questa prima bozza del Consiglio dei Ministri”.

Una bozza, quella partorita nelle scorse ore, che guarda alla salvaguardia del lavoro fatto dagli imprenditori, che privilegia le aziende che hanno investito nello stabilimento (anche come lavoro e forma di sostentamento familiare ndr), e che dà priorità alla salvaguardia dei posti di lavoro creati.

La preoccupazione, comunque, è tanta. “C’è grande preoccupazione – dice Gianluca Tiozzo del Bagno Impero e presidente pisano dei balneari Confesercenti Toscana Nord -. Siamo nel mezzo del guado, in un limbo, tra un passato in cui avevamo delle tutele (vedi il Codice della Navigazione ndr), ed un futuro incerto, in cui dovremo mettere in discussione tutto il nostro operato e il nostro modo di mandare avanti le aziende balneari basandoci su una legislazione del 1942”.

A chi sostiene che le aste porteranno benefici a tutti, Tiozzo risponde: “Benefici a tutti, sicuramente no. Il Governo deve fare due cose. Deve applicare la direttiva Bolkestein, ed è stato fatto, l’altra, deve costruire un meccanismo di aste che permetta alle imprese regolari, che hanno investito e sostenuto il sistema delle spiagge italiane, di avere nuovamente in possesso la loro attività. Di continuare a fare il loro mestiere”.

La stagione balneare, a quanto spiegato a Punto Radio, se il tempo lo permetterà, avrà inizio già a fine aprile. Una stagione, per il settore, adombrata dalle nuove regole sulle concessioni balneari.

“Un settore – conclude Nico Gronchi - che coinvolge 30 mila aziende e famiglie italiane e un patrimonio inestimabile, le nostre spiagge”.

 


Anche Regione Toscana, tramite l'assessore al turismo Leonardo Marras, interviene sulla questione.

“Continuare a chiedere di non applicare la Bolkestein è inutile” commenta l’assessore al turismo della Toscana Leonardo Marras, convinto che la proposta del Governo sulle concessioni balneari sia dunque un passo in avanti. Se ne discute in queste ore: “ed è giusto così”, chiosa, perchè è una questione che interessa migliaia di imprese e di grande importanza per molte regioni. “Ma il tempo concesso è oggettivamente troppo breve per consentire ai Comuni di definire gli atti delle selezioni ad evidenza pubblica – si dice l’assessore preoccupato – e poi ci sono ancora elementi da chiarire, come il perimetro delle concessioni ancora valide oltre il 2023, ed altri da migliorare, affinché ci sia maggiore spazio per l’autonomia locale e regionale dato che ogni realtà ha specificità che difficilmente possono essere rispettate da una disciplina nazionale”.

Marras annuncia la convocazione, prossima e veloce, del tavolo istituzionale con i sindaci, dopodichè, insieme ai Comuni, ci sarà un confronto con l’associazioni del settore in modo successivamente di riportare tutte le valutazioni maturate a livello nazionale.
 
“Nella delega che comunque eserciterà il Governo  - conclude l’assessore - sono contenuti tutti i principi della nostra legge regionale: la 31 del 2016, a salvaguardia degli investimenti, del valore aziendale, dell’esperienza e del lavoro dei concessionari attuali”. Un buon punto di partenza, dunque.

 


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carlo.palotti