Stazioni ecologiche nel caos. Il PSI attacca il pressapochismo di Geofor
Disagi prevedibili dopo mesi di chiusura
I gravi disagi verificatesi nel giorno della riapertura delle stazioni ecologiche, erano ampiamente prevedibili, o per lo meno, lo erano per il Partito Socialista di Cascina, che con un comunicato, attacca il "pressapochismo di Geofor" e le due amministrazioni di Pisa e Cascina, "che pur essendo le maggiori proprietarie di quell'azienda, non riescono e/o non vogliono porre definitivo rimedio alla gestione di una dirigenza disastrosa".
► Le scuse di Geofor per i disagi ai centri di raccolta
Scrive il Partito Socialista di Cascina
"In data odierna - 11/05/2020 – dovevano finalmente riaprire i Centri di Raccolta Rifiuti. Come era facilmente prevedibile e ampiamente annunciato, si è verificato un notevole afflusso da parte dell'utenza con formazione di code interminabili perché sia Geofor, che entrambe le amministrazioni Pisana e Cascinese, hanno sottovalutato che due mesi di forzata chiusura rendevano necessaria e non più rinviabile la riapertura delle “Isole Ecologiche”, per smaltire le notevoli quantità di materiale accumulato da cittadini e operatori produttivi.
Ne è dimostrazione l'interminabile coda formatasi al centro di raccolta del ponte delle Bocchette che, a partire dal cancello d'ingresso dell'isola ecologica, si sviluppava poi sulla Tosco Romagnola, per proseguire infine, occupando buona parte di via delle Bocchette, in direzione dell'abitato di Putignano.
Il caos generato era tanto e tale che si è reso necessario l'intervento di ben 2 pattuglie della municipale di Pisa per regolamentare non solo l’accesso ma, soprattutto, per scongiurare l'evidente condizione di pericolosità venutasi a creare sulla Tosco Romagnola.
Ancora una volta abbiamo dovuto assistere, ahimè, sia al pressapochismo di Geofor che da tempo, senza alcuna programmazione e in maniera totalmente estemporanea, continua a non gestire un servizio caratterizzato da continue disfunzioni che provocano notevoli difficoltà all'utenza, oltre al reiterato e colpevole comportamento di due amministrazioni comunali che, pur essendo le maggiori proprietarie di quell'azienda, non riescono e/o non vogliono porre definitivo rimedio alla gestione di una dirigenza disastrosa come testimonia la contemporanea chiusura dell’isola ecologica di Cascina che ha sicuramente alimentato i disagi verificatisi presso il Centro di raccolta rifiuti di Putignano".