Stretta finale per l'allenatore, in corsa cinque profili
Il Pisa entra nella settimana decisiva per il completamento dell’organigramma dell’area tecnica. E’ molto probabile che entro la fine di questa settimana il nodo più importante, quello riguardante l’allenatore, verrà sciolto. In corsa, oltre a Mario Petrone, ci sono gli emergenti Fabio Caserta, ottimo terzo con la Juve Stabia in un girone C che ha promosso due squadre in cadetteria, Fabio Gallo, giovane, con esperienza in categoria e anche in serie B, autore di una buona stagione sulla panchina dello Spezia e Stefano Sottili, che ha fatto molto bene a Viterbo e che con Roberto Gemmi ha già lavorato ad Arezzo. Più defilata, ma da tenere comunque in considerazione è la candidatura di Leonardo Colucci, un nome già accostato al Pisa nella passata stagione. Il direttore sportivo nerazzurro sta parlando un po’ con tutti i candidati, in primis con l’attuale tecnico del Pisa che, al di là della distanza sulla tipologia di contratto, vorrebbe maggiori garanzie dal punto di vista tecnico rispetto a quelle che oggi la società può offrire. Si, perché nella rosa nerazzurra non ci sono giocatori incedibili, anzi. L’obiettivo, vista la presenza di una trentina di elementi, è anche quello di vendere, magari cominciando da quei giocatori con contratti particolarmente importanti, alcuni dei quali non sono stati onorati come ci si aspettava. C’è poi da dirimere una volta per tutte la questione Lisuzzo, unico giocatore in scadenza di contratto. Il difensore vorrebbe disputare un’ultima stagione per poi appendere le scarpette al chiodo ed iniziare la carriera da dirigente. Non è un segreto che il sindaco intende stabilirsi con la famiglia a Pisa, tanto che alcune società della zona, Pontedera e Pistoiese su tutte, attendono alla finestra pronte ad offrire a Lisuzzo, l’ultimo contratto della carriera.
Terminati i playoff con la promozione del Cosenza di Piero Braglia, si va definendo la composizione della nuova serie C. Ad oggi le squadre che sul campo hanno maturato il diritto a partecipare al prossimo campionato sono le seguenti: le quattro retrocesse dalla serie B: Entella, Novara, Pro Vercelli, Ternana, le promosse dalla serie D: Gozzano, Pro Patria, Virtus Verona, Rimini, Albissola, Vis Pesaro, Rieti, Potenza, Vibonese; oltre a AlbionoLeffe, Alessandria, Arezzo, Arzachena, Bassano, Bisceglie, Carrarese, Casertana, Catania, Catanzaro, Cuneo, Fano, FeralpiSalò, Fermana, Fidelis Andria, Francavilla, Giana Erminio, Gubbio, Juve Stabia, Lucchese, Matera, Mestre, Monopoli, Monza Olbia, Paganese; Piacenza, Pisa, Pistoiese, Pontedera, Pordenone, Pro Piacenza, Ravenna, Reggiana, Reggina, Renate, Rende, Sambenedettese, Sicula Leonzio, Siena, Siracusa, SudTirol, Triestina, Teramo, Vicenza, Viterbese, Trapani.
In questo lotto di squadre non mancano le problematiche, a cominciare dal Bassano, di fatto già sparito con il suo presidente che ha ritenuto di dover salvare il Vicenza facendo morire i giallorossi della Virtus, ma si respira aria pesante anche a Fano, Mestre, Reggio Emilia e Trapani. Alcune situazioni si stabilizzeranno, altre invece porteranno a ripescaggi che verranno stabiliti con la seguente rotazione: una squadra B, una retrocessa dalla C, una vincitrice dei playoff di serie D. Si prospetta quindi la presenza di almeno una squadra B ed in base ai criteri del bando della FIGC, in pole position dovrebbe esserci l’Inter tallonato dalla Juventus ed a seguire Milan, Roma, Atalanta e Fiorentina. In ogni caso, salvo complicazioni, non dovrebbero essere più di due le seconde squadre ammesse.
Per quanto riguarda la suddivisione dei gironi, è presto poter fare delle supposizioni. Molte società hanno chiesto alla Lega Pro, il ritorno al taglio orizzontale, quindi con la suddivisione nord, centro, e sud. In tal caso una delle possibilità per il girone dei nerazzurri, in base alle squadre iscritte ad oggi e con l’Inter B al posto del Bassano, potrebbe essere: Albissola, Arezzo, Arzachena, Carrarese, Entella, Fano, Fermana, Gubbio, Lucchese, Olbia, Pisa, Pistoiese, Pontedera, Ravenna, Rimini, Sambenedettese, Siena, Ternana, Vis Pesaro, Viterbese.