Studenti occupano la Scuola Normale di Pisa: «No alla complicità con Israele»

Protesta alla Normale contro la guerra in Palestina

La Scuola Normale Superiore di Pisa è stata occupata dagli studenti. L’iniziativa, resa nota con un comunicato, nasce in risposta all’attacco subito dalla Global Sumud Flotilla da parte di Israele e si inserisce nel contesto delle mobilitazioni in sostegno alla popolazione palestinese.

Gli occupanti dichiarano che «nessun luogo di formazione e produzione di saperi può permettersi di rimanere in silenzio di fronte a un genocidio» e rivendicano la decisione di interrompere le attività accademiche alla vigilia dello sciopero generale previsto per domani, 3 ottobre.

Le lavoratrici e gli studenti in sciopero chiedono all’ateneo una presa di responsabilità sulle collaborazioni internazionali, giudicate inaccettabili, in particolare quelle con istituzioni accademiche israeliane come la Tel Aviv University, accusata di sostenere l’apartheid.

Nel comunicato si legge ancora: «Le mobilitazioni di queste settimane ci hanno insegnato che possiamo mettere i nostri corpi e il nostro tempo al fianco della resistenza palestinese». Gli studenti citano anche le parole della scrittrice palestinese di Gaza, Eman Abu Zayed, che aveva espresso «immensa gioia» nel vedere le immagini delle piazze italiane mobilitate lo scorso 22 settembre.

La protesta, spiegano, vuole essere un gesto concreto: «Bloccare tutto non è solo uno slogan ma è un’azione necessaria a fermare la macchina della guerra che si costruisce proprio a partire dai nostri territori».