Studenti pisani chiedono: "Riaprire l'Università"

Cronaca
PISA e Provincia
Martedì, 9 Giugno 2020

Due studenti pisani hanno scritto una lettera indirizzata al Rettore dell'Università di Pisa, Paolo mancarella, chiedendo di tornare a fare didattica nelle aule già a settembre. Lettera che è poi stata firmata da oltre 100 studenti

La raccolta delle firme continua, si può aderire scrivendo a townandgownpisa@gmail.com

Come è noto, l'Università di Pisa ha deliberato che, per la gran parte degli studenti, la didattica del primo semestre del prossimo anno accademico verrà erogata a distanza, tramite video lezioni. Infatti, nel documento allegato alle ultime delibere del Senato accademico e del Consiglio d'amministrazione, si prevede che "tutte le lezioni frontali... fino al 31/12/2020, verranno erogate... attraverso le piattaforme telematiche messe a disposizione dall’Ateneo", salvo per i corsi con un esiguo numero di iscritti e i laboratori, che ricorreranno alla didattica parallela, in presenza e da remoto.

Come studenti universitari, ma anche e soprattutto come giovani cittadini che vivono e animano la città di Pisa, siamo stati molto colpiti da questa scelta. 
Riconosciamo che l’emergenza iniziata nei mesi scorsi non si è conclusa e che attualmente i protocolli di igiene restano molto stringenti e probabilmente insostenibili per la nostra Università, in termini economici e logistici.
Allo stesso tempo, tuttavia, le vicende degli ultimi mesi ci insegnano quanto fluida sia la situazione e quanto repentinamente possano essere adeguate le regole sulle varie attività della vita economica e sociale.
Non comprendiamo dunque perché un ateneo come il nostro, che pure ha saputo gestire la fase acuta dell’emergenza con prontezza ed efficienza anche grazie ai suoi docenti, abbia sin d’ora escluso la possibilità di riprendere la didattica in presenza, con evidenti e gravi ricadute sulla realtà cittadina. La giusta esigenza di garantire i numerosi studenti fuori sede poteva, in questa fase, essere soddisfatta dalla garanzia di lezioni in parallelo per tutti.

Al momento, si iniziano a scorgere alcuni segnali di reazione da parte dell'opinione pubblica cittadina. Non si può ignorare il rischio per numerosissime attività, che, dopo mesi di chiusura forzata, continuerebbero, per un semestre, a operare in modo fortemente ridimensionato. 
La penalizzazione riguarderebbe tanto le attività commerciali, quanto i servizi, senza dimenticare il mercato degli affitti: di riflesso l'intera vita economica e culturale di Pisa subirebbe un colpo durissimo.

Ci paiono infatti evidenti l’importanza e la ricchezza di un tessuto culturale e accademico fatto di scambi, di incontri, di confronti che solo la presenza di studenti, ricercatori e docenti in aula ed in città può assicurare.
Pisa registra una popolazione residente pari a 88.880 unità, la sua Università conta 49.673 iscritti ai corsi di laurea. 
Pisa è la sua università come l’università è la sua città.
Queste due realtà vivono in una simbiosi secolare, un arricchimento reciproco che fanno di Pisa una città come poche, una città che può andare fiera della sua realtà sociale, del sapere diffuso, delle contaminazioni, della carica innovativa di un territorio che rischierebbe troppo facilmente di scivolare nella sussistenza-dipendenza dal circuito turistico. 
Riteniamo che una così timida decisione riguardo al prossimo semestre di lezioni contrasti con lo spirito di rilancio che seguirà a questi mesi difficili. In definitiva, potrebbe anche rivelarsi pericolosa se, scoraggiando nuove iscrizioni, dovesse attivare una spirale di inaridimento, difficilmente reversibile, della nostra comunità accademica e della città tutta. 

Ancora diversi mesi ci separano dall’inizio del prossimo anno accademico. 
Possiamo confidare in un miglioramento della situazione generale tale da rendere superati protocolli e cautele, e una ripresa della piena normalità. Ma è solo una speranza.
Fin da ora, invece, si può auspicare che tutti i soggetti interessati - l'Università in tutte le sue componenti, il Comune e gli altri enti pubblici, gli imprenditori e gli attori sociali, l'intera cittadinanza - intraprendano insieme un percorso di riflessione e di condivisione.
Si dovrebbe valutare quali mezzi possano essere dedicati a garantire almeno una parte delle attività in presenza che ora si pensa di non far ricominciare. E, se questo fosse impossibile, bisognerebbe intraprendere ogni azione utile a salvaguardare, per il futuro, un tessuto fatto di vita e di cultura, delicato ma incredibilmente ricco, il cui degrado sarebbe un grandissimo danno per la città, la Regione e il Paese negli anni a venire.

Pisa, 8 giugno 2020
 

 
1.    Elena Agujari
2.    Luca Alessandria
3.    Amedeo Altini
4.    Alan Amadio
5.    Tancredi Thai Angeloni
6.    Alberto Baldini
7.    Davide Bettarini
8.    Ida Bosio
9.    Carlo Bosio
10.    Daniele Botti
11.    Enrico Bruni
12.    Tommaso Bruni
13.    Francesco Giordano Bruno
14.    Marta Caire
15.    Valerio Lorenzo Cancian
16.    Rosy Caliri
17.    Agata Maria Capodiferro
18.    Antonio Caridi
19.    Lucrezia Casini
20.    Sofia Casini
21.    Lorenzo Cecchi
22.    Martina Cecioni
23.    Michele Ceraolo
24.    Francesca Cherubini
25.    Carlo Cignarella
26.    Alessandro Cignoni
27.    Agnese Clementoni Cherubini
28.    Umberto Converti
29.    Lucrezia Coppe
30.    Lorenzo D’Asta
31.    Nicola de Agostini
32.    Anna Dell’Orso
33.    Davide Demetrio 
34.    Luca Di Natale
35.    Valeria Di Natale
36.    Nicolò Farnè 
37.    Noemi Fatighenti
38.    Sara Federighi
39.    Filippo Ferri
40.    Mattia Filosa
41.    Alberto Galasso
42.    Filippo Galli
43.    Alberto Gallina
44.    Arianna Ghelardi
45.    Marco Gortan
46.    Nicola Grazzini
47.    Guido Guerra
48.    Marianna Ippolito Petrilli
49.    Niccolò Lamanna
50.    Giacomo Lo Conte
51.    Alice Lucente
52.    Giacomo Luzzati
53.    Livia Maccarrone
54.    Lorenzo Mangoni
55.    Daniele Marcelli
56.    Edoardo Meini
57.    Beatrice Annunziata Milano
58.    Valentina Milone
59.    Luca Mocchi
60.    Giorgio Moreschi
61.    Silvia Nicolosi
62.    Emanuele Onorati
63.    Anna Pagnacco
64.    Francesco Pappalardo
65.    Matteo Parriciatu
66.    Viviana Placida
67.    Giuseppe Andrea Polizzi
68.    Lucia Polizzi
69.    Matteo Pratelli
70.    Chiara Profeti 
71.    Lavinia Quiriconi
72.    Matteo Raffaelli
73.    Eleonora Rigo
74.    Marco Romboli
75.    Benedetta Rovagna
76.    Bruno M. Russo
77.    Giulio Santini
78.    Samuele Saviozzi
79.    Valentina Scatizzi
80.    Gianluca Seminara
81.    Simona Sette
82.    Viola Sigismondi
83.    Valerio Sinaj
84.    Lorenzo Simoni
85.    Martina Spinosa
86.    Simone Stagnari
87.    Antonio Maria Tagliente
88.    Vincenzo Tamborino Frisari
89.    Filippo Tavernari
90.    Giulia Tiozzo
91.    Giulia Tommasini 
92.    Sofia Torre
93.    Martina Turini
94.    Antonio Ughi
95.    Paolo Velli
96.    Antoine Venturini
97.    Alessio Viacava
98.    Niccolò Viale
99.    Benedetta Vicisano
100.     Greta Villa
101.     Damiano Virgili
102.     Gaia Vitarelli
103.     Rachele Vitarelli
104.     Daniele Vitiello
105.     Marco Zeppi
 

luca.doni