Subito al lavoro per il Pisa del futuro
“Per adesso potete chiamarmi presidente, ma anche amministratore unico, segretario, magazziniere, perché c’è tanto lavoro da fare e fino al Consiglio di Amministrazione che definirà i ruoli c’è da fare tutto e anche di più”. Con queste parole Giuseppe Corrado si presentò venerdì scorso ai microfoni di Punto Radio, ed il nuovo proprietario del Pisa si è subito gettato a capofitto nel ruolo di deus ex machina del club nerazzurro.
PAGAMENTI. Regola numero 1: regolarizzare le posizioni di calciatori e dipendenti riguardo le pendenze passate. Nella giornata di ieri sono partiti i bonifici che oltre a dare respiro a chi lavora per il club nerazzurro, mette il Pisa in pari con le scadenze. Se i Petroni avessero fatto meno manfrine ed il passaggio di proprietà fosse arrivato una settimana prima, ci saremmo risparmiati anche la penalizzazione.
SETTORE GIOVANILE. Corrado intende chiudere tutte le pendenze in sospeso anche per quanto riguarda bollette e fornitori. Il Pisa deve ricostruire la propria credibilità dopo che la precedente gestione l’ha distrutta in tutti modi e a tutti i livelli e non c ‘è niente di meglio che patire dalle fondamenta: solo una società, pulita, sana, può avere ambizioni e possibilità di investire. In quest’ottica si inserisce anche il saldo di tutte le pendenze in essere del settore giovanile che ora ha bisogno anche di ricostruire il rapporto con le altre realtà cittadine e provinciali, sia per quanto riguarda il reclutamento, ma soprattutto, nell’immediato, per quanto riguarda l’utilizzo dei campi per allenamenti e partite.
ARENA. Non di poco conto anche la questione stadio. Nell’immediato c’è da cercare di ampliare il più possibile la capienza dello stadio. Non sarà semplice, troppo tempo è stato perso durante l’estate, quando a bocce ferme si poteva procedere con lavori strutturali ora improcrastinabili. La speranza è che si possa arrivare dagl’attuali 8.500 posti, a 10.000, andando ad incrementare i settori più popolare, quelli che oggi come oggi vanno “sold out” dopo pochi minuti dalla messa in vendita. Sull’Arena Garibaldi poi il discorso potrebbe farsi più articolato nel medio e lungo periodo, prendendo ad esempio lavori strutturali fatti a Brescia, piuttosto che a Cagliari dove si è scelto di avvicinare il pubblico al campo.
SPORTING CLUB. Durante la prima intervista rilasciata a Punto radio chiedemmo conto a Giuseppe Corrado anche della questione Pisa Sporting Club. Il neo proprietario era all’oscuro della questione, del resto non poteva conoscere certe sfumature, ma le sue parole al riguardo confortano: “se la questione Pisa Sporting Club sta a cuore ai tifosi, faremo di tutto per riportare il marchio storico li dove deve stare: sulla casacche nerazzurre”. Auguriamoci davvero che quello in corso possa essere l’ultimo dell’AC Pisa 1909 e che lo Sporting Club torni al suo posto. Ad inizio stagione c’erano state la consegna, virtuale, del nome e del logo da parte di Gianfranco Grassini alla proprietà del Pisa. L’arresto di Petroni poi bloccò tutto il percorso che a fine stagione potrebbe riprendere corpo.
MERCATO. Ultimo ma non in ordine di importanza il mercato di gennaio. Dopo la trasferta di Benevento si entrerà nel vivo, nomi ed indiscrezioni ne sono stati fatti molti nelle ultime ore, ma anche per il grande rispetto per i ragazzi attualmente in rosa che hanno contribuito a liberare Pisa dai Romani, è giusto che l’argomento sia trattato a pause invernale iniziata. Quello che serve lè noto: almeno cinque giocatori, due in attacco, due a centrocampo ed un difensore. Contrariamente a quanto fatto nella passata stagione, quando arrivarono giocatori da ricostruire, che venivano da lunghe soste dovute ad infortuni, servono giocatori pronti, serve gente con minuti nelle gambe, in grado di fornire subito un impatto positivo con la partita. Passato Benevento si entrerà nel vivo, parliamo finalmente di calcio e a tutti noi sembra ancora un sogno.