Tagli all'assistenza specialistica. La Sds Pisana: "Numeri in aumento del 67% e finanziati in più del 6%"
C'è una differenza sempre più grande tra i soldi necessari a garantire il servizio negli Istituti superiori pisani e i fondi Governo elargiti dal Governo
Quello dell'assistenza specialistica negli Istituti scolastici superiori, è uno dei temi principali delle lotte studentesche (con occupazioni e manifestazioni ndr) e del personale docente pisano, mercoledì 18 dicembre, arrivato a manifestare davanti il Consiglio Regionale della Toscana per gridare il "No ai tagli".
Sull'argomento torna a parlare la Società della Salute Pisana, che per bocca della sua presidebnte, Giulia Guainai, snocciola i numeri alla base dei tagli al servizio, derivati, scrive l'ente, "da un aumento marcato del numero di studenti e studentesse con disabilità iscritti alle scuole secondarie di secondo grado a fianco del quale non è seguito, da parte del governo, un sostegno con risorse e misure adeguate”.
La Sds Pisana, spiega, che gli studenti con disabilità sono passati da 95 a 159, per un aumento delle richieste del 67%. Il tutto, a confronto, di quello che appare un disimpegno del Governo, che in 4 anni ha aumentato le risorse per l'assistenza specialistica di solo 6 punti percentuali.
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Ha scritto la SDS Pisana.
“Le crescenti difficoltà nella assistenza specialistica alle scuole secondarie di secondo grado? Nascono da un aumento marcato del numero di studenti e studentesse con disabilità iscritti alle scuole secondarie di secondo grado a fianco del quale non è seguito, da parte del governo, un sostegno con risorse e misure adeguate”. Parte da qui la Presidente della SdS Pisana Giulia Guainai, per fare il punto sulle difficoltà che vivono le famiglie degli studenti con disabilità e i lavoratori, “a cui – sottolinea - va la nostra più totale solidarietà e vicinanza”. Il punto è che “di fatto ci si sta muovendo verso un nuovo modello di inclusività che tende a superare quello basato sui centri diurni a favore della frequenza delle scuole superiori – continua Guainai-. Un processo importantissimo che, però, non è stato adeguatamente sostenuto dal livello centrale”.
Per spiegarsi meglio mette sul tavolo i numeri: “Fra il 2020 e il 2024 gli studenti delle superiori assistiti dalla Zona Pisana sono passati da 95 a 159, il 67% in più. Nello stesso periodo le risorse del fondo unico per l'inclusione stanziate dal Ministero per la disabilità a favore della Regione Toscana, destinate poi alla Provincia di Pisa e in seguito conferite in quota parte alla Zona Pisana, sono aumentate solamente del 6%. Allo stanziamento statale si aggiunge, infine, un conferimento regionale che si configura come contributo aggiuntivo”.
Il risultato è la situazione che si è generata negli ultimi mesi: “Uno sbilanciamento fra fabbisogno e fondi assegnati che pone in seria difficoltà la sostenibilità del servizio”.
Da qui la proposta, indirizzata “al mondo della scuola e alle famiglie, ma anche alla Provincia, alla Regione e ai rappresentanti del territorio in Parlamento”. Che è una ma con un duplice obiettivo: “L’assistenza specialistica è un diritto fondamentale che deve essere assicurato ai tutti gli aventi diritto e dunque è necessario prendere iniziative concrete nei confronti del governo per chiedere due cose: in prospettiva, una riforma che collochi una figura fondamentale come l’assistente specialistico all’interno del personale scolastico e quindi che il servizio sia finanziato con le risorse destinate alla pubblica istruzione assicurando una copertura costante e adeguata”.
Nell’immediato, però, “occorre che il Ministero incrementi i finanziamenti destinati all’ assistenza all’autonomia e alla comunicazione di studenti e studentesse con disabilità, in modo da garantire il servizioper tutte le ore necessarie”.
E’ soprattutto un problema di risorse: “La SdS Pisana gestisce e distribuisce quelle che vengono messe a disposizione”, sottolinea Guainai. Una criticità che alle scuole dell’infanzia, alle primarie e alle Secondarie di primo grado, almeno nella Zona Pisana, non si è registrata, anche se pure in esse l’aumento dei bisogni e degli alunni con disabilità è stato notevole. “Per un motivo semplice: lì il servizio deve essere garantito dai comuni che, di fronte all’aumento delle necessità di assistenza specialistica, fra il 2020 e il 2024, hanno raddoppiato lo stanziamento delle risorse passando da 1,5 a tre milioni. Da amministratore locale – conclude Guainai - posso assicurare che non è stato un sforzo indifferente, ma in queste scuole tutti gli alunni aventi hanno sempre ricevuto l’assistenza specialistica a cui hanno diritto”.