Tagli a cultura e infanzia, FP e Filcams Cgil in stato di agitazione
Sull'infanzia come sulla cultura il comune di Pisa ha deciso di disinvestire
Sull'infanzia come sulla cultura il comune di Pisa ha deciso di disinvestire, del resto non siamo stupiti vista la guida politica del comune, (del resto) come avevano annunciato in campagna elettorale sono interessati solo alla sicurezza, quindi grandi investimenti nella polizia municipale e tagli in altri settori.
Hanno iniziato depotenziando il personale della biblioteca ora sono passati ai servizi educativi.
Ieri si è svolta l'assemblea del personale educativo del comune, presente la RSU e la FP CGIL, e i lavoratori hanno dato il mandato alle organizzazioni Sindacali di proclamare lo stato di agitazione per poi arrivare probabilmente fino allo sciopero.
Le rivendicazioni sono molteplici, il mancato rispetto dell'ultimo accordo sottoscritto in prefettura sul potenziamento del personale educativo con l'inserimento di personale part-time in ogni struttura, ma sopratutto la decisione assunta dalla Giuta, senza informazione preventiva ai rappresentanti dei lavoratori, che prevede la chiusura di una sezione della scuola Agazzi, preludio alla chiusura totale della stessa nel giro di 3 anni.
Le dichiarazioni dell'assessore Cardia sono quanto di più equivoco abbiamo mai ascoltato, nel comunicato si dice che questa scelta serve per salvare la scuola Manzi, ma si omette che per far questo si andrà alla chiusura della scuola Agazzi, inoltre si dice che questa scelta accoglie le richieste sindacali di alleggerire i carichi di lavoro delle insegnanti.
Sia chiaro, il sindacato ha chiesto a più riprese di intervenire sui carichi di lavoro, ma mai e poi mai ha individuato come soluzione la chiusura di una scuola x reperire personale, al contrario abbiamo sempre chiesto nuove assunzioni.
All'assessore Cardia, diciamo anche che nella scuola Agazzi operano 4 lavoratrici ausiliarie, dipendenti dell'Azienda Elior, che in ATI con Cirfood, gestisce il servizio di refezione e sostegno all'attività educativa nei nidi e scuole del Comune di Pisa.
Cosa succederà a queste lavoratrici fin da settembre 2019 o al più tardi tra 3 anni?
Inoltre è una scelta pesante anche per le famiglie, non sono poche quelle che hanno 2 figli ed il prossimo anno saranno costrette a portarli in due scuole diverse, non è cosi' vero che si tratti di 10 minuti di percorrenza tra queste 2 SCUOLE ci sono anche vari passaggi a livello, oppure a scegliere di spostare il più grande in altra scuola sradicandolo dai suoi compagni.
Chiediamo all'Amministrazione Comunale che ritiri la decisione ed apra immediatamente un confronto con le Organizzazioni Sindacali volto a garantire il servizio ed a tutelare il lavoro dei suoi dipendenti e dei dipendenti indiretti che da anni garantiscono insieme alle educatrici la qualità dei servizi alla prima infanzia del Comune di Pisa.
Leonardo Fagiolini, FP CGIL
Catia Santochi, FILCAMS CGIL PISA