"Taglio per utilizzazione boschiva": a Coltano abbattuti sei ettari di pineta

Cronaca
PISA e Provincia
Sabato, 8 Febbraio 2025

Sdegno dei Comitati cittadini: "Pini settantenni se non centenari, forse anche qualche quercia, ridotti in cippato. Un disastro ambientale"

I lavori di diradamento avviati dall'Università di Pisa in una pineta di Coltano di cui è proprietaria, non piacciono ai Comitati cittadini, che si chiedono, dopo l'abbattimento e la macinatura di sei ettari di bosco, che fine farà il cippato prodotto e il perché di questo grande cantiere, definito senza mezze misure: un vero e proprio "disastro ambientale".

 

Hanno scritto il Comitato difesa alberi Pisa ed il Comitato per la difesa di Coltano.

Che succede a Coltano? Sulla via dell’Idrovora davanti al campo nomadi e per una estensione di circa 6 ettari da più di una settimana si sta abbattendo una pineta. 

Pini settantenni se non centenari, forse anche qualche quercia, ridotti in cippato. Come se non bastasse, tir, ruspe e ruote cingolate di enormi macchinari hanno massacrato il terreno umido e straziato, laddove c’era, la vegetazione di rinnovo.

Di che si tratta di preciso, e come mai non si riesce ad avere informazioni chiare? Nulla è stato comunicato alla cittadinanza, e si lavora a tutto spiano anche in ore notturne illuminando a giorno quel che resta del bosco, con ulteriore danno alla fauna. Perché tutta questa fretta? E che fine farà tutto il cippato proveniente da un bosco del Parco?

“Taglio per utilizzazione boschiva” recita il cartello di cantiere; viene riportata la delibera con cui il Parco autorizza i tagli, e si apprende che il terreno è dell’Università di Pisa. Dal momento che la gestione dell’area compete al Centro avanzi, abbiamo contattato il suo Direttore prof. Angelo Canale. Il quale cortesemente ci ha risposto diffondendosi sulle caratteristiche dei tagli per diradamento e sulla necessità di manutenzione dei boschi anche attraverso l’abbattimento di piante a fine ciclo di vita, per evitare pericoli ai fruitori.

Per la pericolosità, però, le piante in questione almeno nella stragrande maggioranza apparivano ben vegete e tutt’altro che pericolanti o prossime a stramazzare; sul fronte del rinnovo, ci sembra che con questo intervento, invece di far posto a giovani virgulti in crescita, si sia ghigliottinato tutto quello che c’era. Del resto, il cartello non parla né di diradamenti né di manutenzione, ma di “utilizzazione”. 

Pini bellissimi in polvere. Inoltre, anche se non siamo in periodo conclamato di nidificazione, sono stati eseguiti monitoraggi per escludere la presenza di nidi o ricoveri per un’ampia varietà di mammiferi? Nelle cavità degli alberi svernano i pipistrelli, specie protetta, e non è simpatico macinarli.

Per quanto riguarda il diradamento, necessario per favorire la crescita e la ricrescita, ci chiediamo se siano state effettuati verifiche e monitoraggi per assicurarsi che sia già in atto una rigenerazione naturale delle specie che si intende favorire. In caso contrario, si potrebbe rischiare di favorire la crescita di specie pioniere o alloctone, solitamente ostacolate dall'ombreggiamento. Il piano di gestione parla chiaramente di tagli di maturità su superfici che non superino l’ettaro, mentre qui si stanno attuando tagli di oltre 3 ettari! Anche gli alberi adiacenti alla strada non possono essere eliminati se non se ne documenta l’instabilità, dato che il codice della strada non è retroattivo.

In realtà, secondo informazioni provenienti dallo stesso parco, sembra che nell’area fosse in atto una rinnovazione abbondante di pino domestico, che, lasciata a se stessa, avrebbe costituito in poco tempo una nuova pineta.

Cosa succederà ora dopo i ripetuti transiti di tir e cingolati? Le immagini danno il senso di un disastro ambientale con alberi rasi al suolo, ed è impensabile che si tratti di tagli di maturità per favorire l’ingresso della luce. Non ci è neanche chiaro se l’operazione sia collegata alla presenza di cocciniglia tartaruga, sulla gestione della quale ci sono peraltro opinioni diverse.

Insomma, qualcuno vuol dire qualcosa ai coltanesi e ai cittadini? I boschi sono un bene comune.

 

redazione.cascinanotizie