Tassa dei rifiuti prodotti su suolo pubblico: polemiche a Cascina per il nuovo balzello

Cronaca
Cascina
Martedì, 12 Novembre 2024

Esercenti in rivolta per la mancata comunicazione da parte del Comune

Una nuova tassa, da qualche giorno, sta rovinando le notti degli esercenti cascinesi.

Oltre alle dovute tasse relative ai rifiuti (Tari), al suolo pubblico, alle insegne esposte e all’uso di ombrelloni, tende e affini, nelle scorse ore, i bar e i ristoranti di Corso Matteotti, hanno dovuto fare i conti con il nuovo balzello relativo ai rifiuti prodotti nell’aree esterne, le pertinenze, usate per ricevere i clienti al di fuori dei locali.

La denuncia alla nostra redazione, è arrivata da Gregorio Taccola Vanni, titolare del Bar Centrale di Corso Matteotti, sconfortato (è dir poco), dalla nuova notifica ricevuta dal Comune.

“Ciò che è dovuto, lo paghiamo sempre, questa è la premessa – dice Gregorio Taccola Vanni -. Già, come bar, paghiamo oltre 3.800 euro di Tari. In più versiamo tributi per il suolo pubblico, le insegne esposte e la tenda che abbiamo installato”.

Il Bar Centrale, è bene ricordarlo, nel 2024, ha versato quasi 3 mila euro per il suolo pubblico, 24 metri quadrati che insistono sotto i portici e su parte di Corso Matteotti.

“Chiedo al Comune – continua Taccola Vanni - che questa nuova tassa sia almeno riconsiderata. Il rischio è che si debba arrivare alla chiusura del nostro locale”.

L’allarme lanciato dal proprietario del Bar Centrale, è relativo al pagamento richiesto della nuova Tari, 700 euro (e poco più) che il Comune di Cascina, tramite Sepi, chiede per i rifiuti prodotti nei 24 metri quadrati esterni al locale.

“Al Comune di Cascina – conclude Gregorio Taccola Vanni -, faccio anche un altro appello. Se la nuova tassa sarà confermata, andremo in pagamento. Però, chiedo che i nuovi contributi decisi dall’amministrazione Betti, siano almeno comunicati con largo anticipo rispetto al momento del versamento della somma richiesta. Anche solo per poterci organizzare e non trovarci a dovere saldare una cifra cospicua senza preavviso”.

 

 

 

carlo.palotti