Terzo posto, ecco come si arriva a stabilire la migliore classificata

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PISA e Provincia
Lunedì, 29 Aprile 2019

Essere la migliore terza vale un posto fra le teste di serie nella corsa alla serie B. Ecco come si arriva a calcolare la classifica avulsa

Nel grande circo che sono i playoff di serie C, almeno per quanto riguarda quelli “inventati” da Gabriele Gravina, aperti a 28 squadre, c’è oggi un tema che tiene banco fra i tifosi nerazzurri: quello relativo ad essere la migliore terza, un piazzamento non di poco conto, perché permette di essere testa di serie fino ai quarti di finale e quindi poter evitare le formazioni arrivate seconde.

Ma come viene stabilita la migliore terza? In un campionato normale non sarebbe poi molto complicato. Il regolamento parla chiaro:

a) maggior numero di punti acquisiti in classifica nel proprio girone al termine della regular season;
b) maggior numero di vittorie conquistate nel proprio girone al termine della regular season;
c) maggior numero di reti segnate nel proprio girone al termine della regular season;
d) sorteggio tra le squadre se permarrà la situazione di parità.

Il problema sorge nel momento in cui ci sono girone con un numero diverso di squadre. Ad inizio stagione avevamo i girone A e B a 20 squadre ed il girone C a 19, per cui tra le pieghe del regolamento si leggeva: “preso atto che, nella stagione sportiva 2018/2019, a seguito del minor numero di squadre partecipanti al Campionato Serie C, i gironi hanno una diversa composizione numerica (Girone “A” a 20 squadre, Girone “B” a 20 squadre, Girone “C” a 19 squadre) per garantire omogeneità nell’applicazione dei criteri indicati ai punti b), c) e d) si utilizzerà, per le squadre del Girone “C”, un coefficiente moltiplicatore pari a 1,05555556, ottenuto dal rapporto tra il numero totale delle gare di regular season giocate nei gironi “A” e “B” (38) ed il numero totale di quelle giocate nel girone “C” (36)”.

Il fallimento di Pro Piacenza e Matera ha cambiato le carte in tavola: il girone A è divenuto a 19 squadre, il C a 18, mentre il girone B è rimasto a 20, per cui si è resa necessaria una modifica al regolamento arrivata nei primi giorni del mese di aprile: “Preso atto che, nella stagione sportiva 2018/2019, a seguito del minor numero di squadre partecipanti al Campionato Serie C, i gironi hanno una diversa composizione numerica (Girone “A” a 20 squadre, Girone “B” a 20 squadre, Girone “C” a 19 squadre) e tenuto conto della esclusione dal Campionato Serie C delle società A.S. Pro Piacenza 1919 S.r.l. e Matera Calcio S.r.l., per garantire omogeneità nell’applicazione dei criteri indicati ai punti b), c) e d), si utilizzerà, per le squadre del Girone “A”, un coefficiente moltiplicatore pari a 1,02702702, ottenuto dal rapporto tra il numero totale delle gare di regular season giocate nel girone “B” (38) ed il numero totale di quelle giocate nel girone “A” (37), per le squadre del Girone “C”, un coefficiente moltiplicatore pari a 1,05555556, ottenuto dal rapporto tra il numero totale delle gare di regular season giocate nel girone “B” (38) ed il numero totale di quelle giocate nel girone “C” (36)”. La modifica, rispetto al regolamento originale è in grassetto.

Stante la classifica ad una giornata dal termine per calcolare la migliore terza si procederà al seguente calcolo:

Girone A: Pisa, punti 66 x 1,02702702 = 67,78
Girone B: Imolese punti 61 (nessun moltiplicatore)
Girone C: Catania punti 64 x 1,05555556 = 67.55

Per una differenza di 0,23 punti il Pisa ad oggi è la migliore terza, se nel prossimo weekend entrambe dovessero vincere i nerazzurri sarebbero ancora avanti, anche se con un margine più risicato:70,86 contro 70,72. Uno 0,14 che vale molto: l’irrazionalità dei numeri utilizzati per calcolare i punteggi e rendere omogenei i gironi, va perfettamente a braccetto con un campionato che è la culla dell’irrazionale.

massimo.corsini