Test sui medici e infermieri, meno dell'1% positivi
Controlli anche nelle RSA della USL Toscana Nord Ovest dove sono 108 le persone ricoverate
L'Unità di crisi aziendale per la gestione dell'emergenza Covid-19 dell'Azienda USL Toscana nord ovest rende noto che è partita la sperimentazione dei test sierologici per la ricerca degli anticorpi IgM e IgG al Sars-CoV-2.
In accordo con quanto previsto dall’ordinanza 18 della Regione Toscana, i test sono indirizzati prioritariamente agli operatori sanitari e ad un campione di pazienti di popolazione a maggior rischio distribuiti su tutto il territorio, in particolare: personale sanitario, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, residenti nelle strutture socio-sanitarie.
A tal proposito l’Azienda Ospedaliero Universitaria pisana Anche in Aoup comunica di aver iniziato suddetti test, utilizzando i kit che rilevano nel sangue gli anticorpi specifici (IgM e IgG) che si attivano, con tempistiche differenti, proprio in presenza di un’infezione da Sars-Cov2. Dal 26 marzo sono cominciati i controlli combinati sul personale sottoposto a sorveglianza, quindi operatori in servizio nei reparti Covid, nei reparti no-Covid e i contatti di caso.
In tutto finora sono stati effettuati 412 test sierologici e 403 sono risultati negativi al Sars-Cov2 (positivi solo lo 0,7%). Sui contatti stretti sono stati effettuati contestualmente anche i tamponi naso-faringei.
«Anche noi, dichiara il direttore generale dell’Aoup Silvia Briani, abbiamo avviato questa campagna di screening dopo aver preso parte al primo campione di test attivato a livello regionale ma è ancora presto per poter tracciare un bilancio. Come ha detto ieri il presidente Rossi, è importante fare screening, separare e sorvegliare perché queste misure finora si sono mostrate efficaci e continueranno ad esserlo».
Al termine della sperimentazione sarà aggiornato il protocollo per lo screening e la diagnosi della malattia infettiva COVID-19, in modo tale da velocizzare l’esecuzione dei test ed ampliare la popolazione sottoposta a monitoraggio.
E continua l’azione di screening per l’individuazione di casi positivi al Covid-19 eseguiti nelle RSA e RSD dell’ASL Toscana nord ovest. Nelle 132 strutture presenti sul territorio aziendale che ospitano oltre 4.400 persone tra anziani e disabili, ad oggi nelle 30 controllate sono 188 le persone risultate positive (149 pazienti e 39 operatori). Nella Valdera ci son 30 strutture Rsa gestite dalla Usl, 29 sono i tamponi effettuati, 8 i positivi, 108 i ricoveri ospedalieri.
«Abbiamo anche predisposto un cronoprogramma per coprire in brevissimo tempo tutte le strutture, spiega Laura Brizzi, direttore del dipartimento sociale della ASL, in modo da avere un quadro chiaro della situazione e mettere in atto i necessari accorgimenti a tutela di ospiti e operatori. Parallelamente continua l’applicazione delle linee guida stilate per la gestione dei pazienti in RSA che prevedono la creazione di setting assistenziali differenziati a seconda delle necessità».