Torna il controfestival teatrale "Altre Visioni" a Coltano
Presentato a Palazzo Gambacorti il progetto “ALTRE VISISONI controfestival di teatro nei boschi di Coltano” che si terrà presso Il Nuovo Fontanile (Coltano, Pisa) dall’4 al 10 settembre
Realizzato dalla compagnia “Animali Celesti” teatro d’arte civile, con il sostegno di Comune di Pisa, MIC, Regione Toscana, Fondazione Pisa, Proloco Coltano, Asl Nordovest Toscana, Cooperativa La Salute e in collaborazione con Il nuovo Fontamile, Bambini e Cavalli, Teatro dell’Assedio, Teatri delle differenze. Alla conferenza stampa erano presenti l’assessore alla cultura del Comune di Pisa Filippo Bedini, il direttore artistico di “Animali celesti” Alessandro Garzella e Simona Gabrielli del Nuovo Fontanile di Coltano.
A Coltano, da diversi anni, nei primi giorni di settembre, prende vita un campus residenziale di sperimentazione e ricerca curato dalla compagnia “Animali Celesti” Teatro d’arte Civile, assieme ad un gruppo di organismi ed enti che promuovono arte e natura in contesti di fragilità e disagio sociale. Artisti, educatori, utenti psichiatrici, immigrati, studenti universitari e cittadini interessati al teatro e alle tematiche della diversità condividono un programma di laboratori, stage, incontri, studi di messa in scena, performance e rappresentazione di opere teatrali appositamente allestite per uno spazio naturale. Oltre al debutto dell’opera teatrale DIONIS/IO favola sul finimondo scritta e diretta da Alessandro Garzella, in collaborazione con gli artisti di ANIMALI CELESTI teatro d’arte civile, saranno ospiti del progetto Enzo Moscato, Horacio Czertok, Stefano Vercelli, Ornella D’Agostino, Satyamo Hernandez, Geometria delle Nuvole, Teatro dell’Assedio.
“Il legame tra il teatro, l’alterità e la follia – ha affermato l’assessore Filippo Bedini - è un legame ancestrale, se pensiamo come nel teatro delle origini, nella tragedia greca, la follia costituisce un elemento fondamentale, forse il più importante, se pensiamo alle opere di Eschilo e Sofocle. Ringrazio la compagnia “Animali Celesti” per il lavoro di ricerca che compie con la propria attività, e che si pone il linea di continuità rispetto alle origini del teatro, coniugando in più la dimensione sociale dei laboratori portati avanti con pazienti psichiatrici. Il festival di Coltano non è dunque una manifestazione occasionale, ma è una manifestazione artistica che offre spettacolo di un lavoro quotidiano che ha un impatto sociale molto importante. Ritengo che la dimensione del teatro sia la più adatta per lavorare in contesti di fragilità e di disagio sociale che spesso vengono marginalizzati. Mi auguro che il festival riscuota il successo che si merita per le importanti attività artistiche e sociali che esprime sul nostro territorio.”