Toscana 2025. Forza Italia contro il pedaggio sulla FiPiLi: “La superstrada deve restare gratuita”
Sbragia e Salvadori attaccano il sindaco di Pontedera Franconi: “Proposta contraddittoria e dannosa. Con la sinistra il pedaggio diventa realtà, con Forza Italia la strada resterà libera”
Forza Italia ribadisce la propria netta contrarietà a qualsiasi ipotesi di pedaggio sulla superstrada Firenze-Pisa-Livorno.
A intervenire sono i candidati regionali Roberto Sbragia e Roberta Salvadori, che criticano duramente le parole del sindaco di Pontedera Matteo Franconi (Pd).
“La sua proposta di un bollino stile Svizzera – affermano – è politicamente contraddittoria e tecnicamente insostenibile: produrrebbe solo pochi milioni di euro, insufficienti a garantire manutenzione e ammodernamenti, rischiando invece di congestionare le viabilità locali alternative”.
Hanno scritto Roberto Sbragia e Roberta Salvadori candidati Forza Italia al consiglio regionale della Toscana.
In una posizione politicamente discutibile il Sindaco di Pontedera Matteo Franconi, nella prima metà del suo mandato e non soggetto a nessuna competizione elettorale, dopo anni in cui io e noi di Forza Italia discutiamo del futuro della superstrada, al novantesimo minuto, prende la parola e affronta un tema da campagna elettorale regionale in realtà taciuto da ogni candidato del Partito Democratico locale pisano: il pedaggio sulla Fi-Pi-Li. Politicamente, a nostro avviso, fa emergere una serie di contraddizioni insanabili che se fossero giunte da un candidato alla carica di Consigliere Regionale avrebbero potuto essere recuperate e discusse in un confronto pubblico, di fronte a cittadinanza e stampa per far comprendere e analizzare le reciproche posizioni politiche: da anni ormai affrontiamo il tema con studi e analisi e personalmente mi sarei reso immediatamente disponibile a ogni confronto anche elettorale - sostiene Roberto Sbragia di Forza Italia -. In un articolo a nostro avviso pieno di contraddizioni politiche – proseguono Roberto Sbragia e Roberta Salvadori candidati consiglieri alla Regione Toscana - invece il Partito Democratico, tramite un Sindaco non coinvolto nelle elezioni regionali, da un assist e cala la maschera e fa vedere il suo vero volto: ammette di voler mettere a pedaggio - per tutti - la Fi-Pi-Li e sembra smentire politicamente in un colpo solo il Presidente della Regione Giani e far vacillare ogni studio tecnico fino ad ora svolto per la definizione del futuro di questa importantissima arteria. La proposta del rappresentante del Partito Democratico è il mettere un bollino – come in Svizzera – per il pedaggio per la sistemazione di una viabilità così importante a tutti i cittadini che la usano, e quindi camion e auto, moto e pullman, di due euro l’anno: peccato che i conti non tornino e in questo modo verrebbero “recuperati” solo pochi milioni di euro, utili alla costituzione di una nuova società pubblica – con tanto di consiglio di amministrazione – ma del tutto insufficienti a ogni reale e concreta promessa – ancorchè politica - di sistemazione di questa arteria necessaria a tutta la Regione con in realtà la conferma delle possibili conseguenze che proprio gli studi tecnici mettono in luce e cioè la dispersione del traffico anche su arterie secondarie e la congestione delle viabilità locali alternative, per di più, a questo punto, anche del traffico leggero. Tutti sanno cosa fosse ad esempio la Toscoromagnola prima della costruzione della Fi-Pi-Li, il traffico, il pericolo, l’inquinamento insostenibile per i nostri paesi. Si affronti politicamente il tema con attenzione, non proponendo soluzioni estemporanee e non supportate da analisi dei costi-benefici e delle possibili conseguenze, si rischia altrimenti di creare una frattura insanabile tra politica e mondo civile e proporre soluzioni per noi controproducenti nella visione di insieme.
Roberto Sbragia, con Forza Italia, ed anche Roberta Salvadori si stanno occupando da anni ormai del tema e hanno svolto incontri, convegni, analisi e sono disponibili ad ogni confronto reale e pubblico sul tema con i candidati alla carica di Consigliere Regionale della sinistra.
Alle prossime elezioni votare Forza Italia significherà votare la gratuità della Fi-Pi-Li, votare la sinistra vorrà dire metterla, in un modo o nell’altro, a pedaggio: ai toscani la scelta con il voto del 12 e 13 ottobre.
Aveva scritto il sindaco di pontedera Matteo Franconi.
"Inizierei la discussione dall'unica cosa certa: l’arteria principale della viabilità toscana è a buon titolo definita la strada dei "dannati", un imbuto che non lascia scampo perché senza alternative benché totalmente inadeguata".
Comincia così l'intervento del sindaco di Pontedera Matteo Franconi sulla superstrada Firenze-Pisa-Livorno: "E' un’opera pensata male (progettata negli anni Sessanta per volumi di traffico lontani anni luce da quelli odierni), costruita peggio (nei quasi 35 anni che sono serviti a finirla), gestita prima in maniera disastrosa per diventare poi un pozzo senza fine di fondi pubblici inghiottiti dagli infiniti cantieri che si affannano a mantenere l’arteria sopra il limite minimo della decenza", dice Franconi.
"Ogni giorno i 60mila veicoli che sono costretti a imboccarla sono obbligati, loro malgrado, a sperare nella buona sorte e giocare alla ruota della sfortuna: il rischio minore è trovarsi bloccati in colonna per ore con allegato travaso di bile; quello peggiore è trovarsi (la media è vicina a uno al giorno) in un incidente anche grave. Se per gli utenti occasionali questi sono solo episodi fastidiosi e scocciature in grado di rovinare una giornata, per chi è costretto ad usarla per lavoro si tratta di un calvario quotidiano che rovina la vita e impatta negativamente sul sistema economico".
"I limiti strutturali sono troppi e sotto gli occhi di tutti", prosegue il sindaco di Pontedera. "Corsie a tratti molto strette, poche piazzole di sosta, assenza di corsie di emergenza per gran parte del tracciato, manto stradale non drenante per diversi tratti, grande flusso di mezzi pesanti e assenza per tutto il tracciato di terze corsie per consentire un deflusso più regolare del traffico."
"Il quadro scoraggiante deve spronare la politica a prendere decisioni non più rinviabili. Per il presente e per il futuro della Toscana", dice Franconi. "Non c'è alcun dubbio che occorrano risorse ingenti e straordinarie per dotare la FI.PI.LI. di infrastrutture anche minime di sicurezza e scorrevolezza. Sotto un profilo macro-economico l'intervento serve anche a capitalizzare la straordinaria opportunità del progetto Darsena Europa che vede il porto di Livorno come uno degli hub fondamentali lungo il corridoio Scandinavo-Mediterraneo. Per questo motivo, nel Piano Operativo di Pontedera, abbiamo previsto una infrastruttura di valenza territoriale (Truck-Park) all'uscita della FI.PI.LI. pensata al servizio degli autotrasportatori, dei mezzi pesanti e del polo logistico innervato lungo la FI.PI.LI."
"Credo pertanto", va avanti il sindaco di Pontedera "Che abbia fatto bene il Presidente Giani ad affrontare di petto il problema e lanciare l'idea di una società dedicata alla progettazione e alla realizzazione degli investimenti necessari da realizzare progressivamente partendo dalle assolute emergenze (cito ad esempio l'urgenza della terza corsia nel tratto tra Montopoli - Pontedera e la diramazione Pisa-Livorno così come l'ingresso in Firenze)".
"Il vero problema - è la riflessione di Franconi - resta quello della sostenibilità. Se, come sembra evidente, non sarà possibile trovare le risorse pubbliche straordinarie per le opere (e quelle ordinarie per la manutenzione) io credo che si debba mettere sul piatto della discussione pubblica un ventaglio di alternative su cui far discutere e decidere i cittadini toscani.
La mia idea è che sia sbagliato immaginare un pedaggio (alto) per i tir e i mezzi pesanti: caricare soltanto sulle spalle del sistema produttivo e del trasporto su gomma rischia per un verso di gravare troppo su un segmento importante dell'ecosistema toscano e per altro verso di non esser nemmeno sufficiente allo scopo.
Non credo sia un'eresia far discutere le comunità e i territori su qualche opzione alternativa, magari prendendo esempio da quel che succede intorno a noi. Mi riferisco a qualcosa di simile al bollino (giornaliero, settimanale, mensile o annuale) che Svizzera, Austria e molti altri paesi vendono a chi voglia usare le loro (quelle sì, sicure e scorrevoli) superstrade.
So che in questi tempi di slogan e soluzioni semplici ai problemi complessi si tratterebbe di una discussione complicata, ma se davvero due o tre euro al mese fossero il prezzo da pagare per finanziare la costruzione di una strada sicura e finalmente adeguata alle esigenze del traffico di oggi e di domani, potrebbe anche valerne la pena avviarla.
L'alternativa peggiore è quella di non fare niente, condannando alla dannazione eterna chi non può scegliere di non percorrerla questa strada".