Toscana aeroporti Handling: il giorno della protesta

Cronaca
PISA e Provincia
Sabato, 15 Maggio 2021

In tantissimi si sono ritrovati questa mattina a manifestare davanti all'aeroporto Galilei. Il video servizio con le interviste all'interno dell'articolo

Venti di protesta quelli che soffiano all'aeroporto Galilei di Pisa dove la vicenda della vendita di Toscana Aeroporti handling tiene sempre più banco. Questa mattina è andata in scena una manifestazione di fronte all'aerostazione che ha visto la partecipazione di molte persone ed ha incassato la solidarietà di molti schieramenti politici. Nel video sottostante il servizio curato da Massimo Marini.

Solidarietà anche quella espressa da Diritti in comune che scrive: "Sosteniamo lo sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici di Toscana Aeroporti, Toscana Aeroporti Handling e degli appalti contro la svendita di centinaia di loro solo in nome dei profitti privati.

Una operazione su cui, come denunciamo da settimane, mancano trasparenza e chiarezza. Continuiamo a chiedere: chi ha avanzato realmente la proposta di offerta a Toscana Aeroporti per l’acquisto dell’handling? Un quesito a cui né la società né i soci pubblici rispondono dopo l’annuncio che a fare l’offerta sarebbe stata la società Consulta, che già oggi possiede circa il 14% del servizio di handling per le compagnie che operano nell’aeroporto Galilei, insieme ad una cordata composta da 2 imprenditori romani.

Il primo è Ugo De Carolis, già amministratore delegato di Aeroporti di Roma e di Telepass, ricordato negli scorsi mesi per la vendita di 27 mila azioni di Atlantia, di cui era dirigente. Vendita fatta per oltre mezzo milione di euro poche ore prima che fosse resa nota la decisione dell’agenzia Fitch di abbassare il rating sul debito sia di Atlantia stessa,  sia delle controllate Autostrade per l’Italia e AdR, in seguito alle modifiche introdotte alle concessioni autostradali dal decreto Milleproroghe.

Il secondo è Roberto Ottaviani, genero di Gianni Letta, attivo nell’hotellerie e nei servizi di catering, ricordato nei Panama Papers, il cui nome era anche balzato agli onori della cronaca per il discusso affidamento del costosissimo servizio di catering per il G8 dell’Aquila. Il quadro è così preoccupante che poniamo con ancor più forza la domanda: è stata Consulta a fare l’offerta o è un nuova società? Non solo: in questo secondo caso, di quale società si tratta? Quale è la sua solidità finanziaria ed economica?

Quali sono le garanzie e i presupposti finanziari per cui una simile impresa, che ha meno di 100 dipendenti, ne rileva da Toscana Aeoporti Handling circa 450? E i 150 lavoratori degli appalti che fine faranno? Quale è l’intenzione di Consulta sull’appalto del carico-scarico bagagli? Infine: che ruolo hanno De Carolis e Ottaviani in questo assetto societario?

E’ inaccettabile che i soci pubblici non abbiano ancora posto questi quesiti in tutte le sedi opportune. Al pari della questione della eventuale posizione monopolisitica che Consulta avrebbe nella gestione dell’handling, in contrasto con le normative vigenti. Ma anche su questo nessuno dei soci pubblici ha posto ancora la questione ad Enac e al Ministero.

Per queste ragioni siamo stati in piazza con i lavoratori e le lavoratrici a chiedere il ritiro della vendita dell’handling e a ribadire la necessità che i 10 milioni della Regione Toscana a Toscana Aeroporti non vengano dati, visto il comportamento dell’azienda".

massimo.corsini