Toscana Aeroporti: "No alla distribuzione straordinaria di 7 milioni di dividendi"
Comunicato di Diritti in comune: "Cosa intendono fare i soci pubblici?"
Ha scritto Ciccio Auletta, gruppo consiliare "Diritti in comune: Una città in comune - Unione Popolare".
7 milioni di dividendi da prendere dalla “Riserva straordinaria”. È questa la nuova mossa di Corporacion America per rimpinguare ulteriormente le proprie casse, prelevando le risorse da Toscana Aeroporti.
È questo quanto si discuterà nella Assemblea ordinaria degli Azionisti che si svolgerà il prossimo 20 luglio dopo che il Consiglio di Amministrazione della società che gestisce gli scali di Pisa e Firenze ha accolto nella seduta dello scorso 19 giugno la richiesta di Corporacion America, che detiene il 62,83% delle azioni di TA, di inserire all’ordine del giorno questa proposta: “distribuzione agli Azionisti di un dividendo straordinario, a valere su parte della " Riserva Straordinaria", di ammontare complessivo pari a Euro 7.000.000,00 e, assumendo l'assenza di azioni proprie, di importo unitario pari a Euro 0,3761 per ciascuna delle n. 18.611.966 azioni Toscana Aeroporti S.p.A. in circolazione. Deliberazioni inerenti e conseguenti”.
Di fronte a questa richiesta della società, che conferma ancora una volta l’unico obiettivo di aumentare i propri profitti, quale è la posizione dei soci pubblici? Cosa intendono fare il Comune di Pisa, la Provincia di Pisa, la Regione Toscana? E al contempo, i rappresentanti di parte pubblica nel Consiglio di Amministrazione di Toscana Aeroporti, a partire dal rappresentate indicato dal Comune di Pisa, il leghista Mannocci, cosa hanno votato in merito a questa richiesta di Corporacion America?
Ancora una volta la multinazionale pensa esclusivamente ai propri profitti a breve termine anziché agli investimenti, a partire dai lavoratori e dalle lavoratrici dei due scali, da quelli diretti a quelli indiretti fino agli appalti, che in queste settimane hanno nuovamente incrociato la braccia, a partire dal comparto dell’handling, per avere quanto spetta loro in termini di retribuzioni e condizioni di lavoro.
Non è la prima volta che questo accade. Toscana Aeroporti ha già proceduto negli anni scorsi a operazioni simili, che noi abbiamo duramente contestato, quando ancora nel pieno degli effetti della pandemia sul trasporto aereo decise la distribuzione di altri 7 milioni di euro di dividendi, dopo aver incassato ben 10 milioni di euro dalla Regione Toscana, che dovevano servire per garantire i livelli occupazionali e salariali.
Da parte nostra, chiediamo subito ai soci pubblici di chiarire la propria posizione e porteremo la questione urgentemente in Consiglio comunale, ancora una volta avendo come bussola la tutela degli interessi pubblici e non del profitto del soggetto privato che oggi, grazie alla privatizzazione del sistema aeroportuale toscano approvato dal centrosinistra, conduce politiche da contrastare decisamente, sia sulle infrastrutture, a partire dalla questione della realizzazione della nuova posta di Peretola e dei gravi ritardi nella realizzazione del nuovo terminal a Pisa, sia sul lavoro.