Toscana tra economia, crisi di governo e zona gialla. Intervista a Eugenio Giani

Cronaca
PISA e Provincia
Venerdì, 5 Febbraio 2021

Il presidente della Regione conferma: "Ragionevole considerarci ancora zona gialla". Bene la vaccinazione, somministrate 135 mila dosi. Da maggio al via l'utilizzo degli anticorpi monoclonali. L'economia Toscana tiene botta. Su Draghi: "Manifesta autorevolezza, ce la farà"

A margine del tavolo sulle infrastrutture regionali organizzato questa mattina presso la Camera di Commercio di Pisa, il presidente della Toscana, Eugenio Giani, conferma a Punto Radio - Cascina Notizie la notizia più attesa: la Toscana, per un soffio, resterà zona gialla per la quinta settimana consecutiva. "C'è stato un aumento dei contagi - spiega a Massimo Marini - siamo proprio al limite, ma ritengo che sia ragionevole ottimismo considerarci ancora zona gialla anche per la prossima settimana, fino al 15 di febbraio". "È evidente - continua -. che più aumentano i contatti tra le persone e più aumentano i contagi da Covid-19". 

Il presidente della Regione Toscana parla quindi della situazione vaccini: "Facciamo fronte al contagio con questi. A ieri sera la Toscana aveva somministrato 135 mila dosi di vaccino, un numero consistente anche se ancora basso per determinare l'immunità di gregge".

Eugenio Giani cita anche un'altra arma contro il virus, la ricerca e l'avvio, da maggio 2021, dell'utilizzo degli anticorpi monoclonali. Una cura sviluppata a Siena sulla base degli studi del professor Rino Rappuoli.

Altro punto importante è l'economia regionale, che vive "la piena crisi - prosegue Giani - successiva all'emergenza sanitaria. Valuto positivo il dato di perdita di Pil constatato dall'Istat, dell'8,8%. Significa, che in qualche modo, ci sono settori che hanno compensato la perdita subita da bar, ristoranti e da tutte le attività basate sul turismo. L'obiettivo è di riportare la situazione alla normalità il prima possibile".

Eugenio Giani, in ultima istanza, pone l'accento sulla crisi di governo e sul mandato affidato a Mario Draghi dal presidente della repubblica Sergio Mattarella: "Credo che Draghi ce la farà - conclude - perché manifesta autorevolezza. Da quanti anni l'Italia non aveva uno spread sotto 100? Solo averlo nominato ha portato nei mercati europei un clima di fiducia e verso il nostro Paese. Cosa di cui in questo momento abbiamo profondamente bisogno".

carlo.palotti