#Toscana2020, è scontro sulle infrastrutture

Politica
PISA e Provincia
Martedì, 8 Settembre 2020

Ecco le proposte di Nardini e Calveti

Da una parte Alessandra Nardini, candidata consigliera del Partito Democratico, dall'altra Beatrice Calveti, candidata consigliera della Lega. Entrambe, in vista della prossima tornata elettorale, mettono sul piatto della politica regionale il piano del possibile sviluppo delle tante infrastrutture toscane. Per la leghista la Toscana deve uscire dall'immobilismo degli ultimi 50 anni, per la dem, l'obiettivo è fissato sulla linea ferroviaria Pisa-Firenze e alla sua trasformazione in metropolitana di superficie.

 

Scrive Alessandra Nardini

"Nel 2020 la percorrenza della tratta del collegamento tra Pisa e Firenze non può essere di circa 50 minuti". A dichiararlo è la Consigliera Regionale e Capolista PD in provincia di Pisa Alessandra Nardini, che prosegue: "La mia proposta è quella di realizzare rapidamente uno studio di fattibilità per una linea ferroviaria aggiuntiva, così da dedicare un asse a collegamenti molto rapidi tra Pisa e Firenze, con le sole soste essenziali e frequenti corse dirette, l'altra a una sorta di metropolitana di superficie, con stazioni aggiuntive.
Questo permetterebbe a Pisa di essere connessa più velocemente a Roma e Milano, con conseguenze importantissime per chi si sposta per lavoro e non solo.
Tutto ciò, inoltre, alleggerirebbe il carico sui treni dei pendolari, per i quali ci sarebbe un miglioramento dei servizi, grazie anche all'accompagnamento di questa linea veloce con treni locali più frequenti tra Livorno, Pisa, Pontedera e Lucca
".

 

Scrive Beatrice Calveti

"Le infrastrutture costituiscono una componente fondamentale per la vita e lo sviluppo di qualsiasi comunità ma  la Toscana sembra non rendersene conto. Ha un “deficit infrastrutturale” incredibile nonostante i proclami e le promesse fatte dalle amministrazioni di centrosinistra che hanno governato la regione per 50 anni.        
Si è parlato dell’ammodernamento della Fi-Pi-Li e dell’ampliamento fino a Prato, del completamento della “Due Mari” Grosseto-Fano e del Corridoio Tirrenico,  ma niente di tutto ciò è stato realizzato tanto che il Governo ha deciso di commissariare le ultime due opere. Non gode di buona salute l’autostrada A1. Gli eterni lavori non conclusi della terza corsia da Barberino verso Firenze Sud vanificano i benefici dell’apertura della Variante di Valico; inefficienza che si ripercuote gravemente sulla A11 nel tratto Prato-Pistoia, dove da tempo si sente parlare di terza corsia, ma è solo un miraggio.
Se le infrastrutture su strada non si presentano bene quelle su ferro non se la passano meglio.  Il 40% delle linee ferroviarie toscane sono ancora a binario unico ed il 37% non elettrificato. Vogliamo chiedere ai maremmani cosa ne pensano dell’alta velocità? Potranno utilizzare i Frecciarossa ma con gli stessi tempi di percorrenza dei precedenti treni ed “ovviamente” a costi maggiorati.
Una vicenda spinosa è anche quella dell’affidamento -tramite bando di gara- ad una multinazionale francese del servizio di trasporto pubblico locale della intera Toscana.  La Magistratura  sta indagando sulla vicenda e sul Presidente della regione Enrico Rossi per turbativa d’asta. Con l’imminente apertura delle scuole i mezzi pubblici dovrebbero essere più efficienti e potenziati, ma  la giunta regionale toscana sembra più impegnata nel far valere le proprie ragioni sulla questione del bando di gara che non dedicare le giuste attenzioni per la sicurezza dei nostri ragazzi.
Sul progetto dell’ampliamento dell’Aeroporto di Firenze potremo parlare per ore; è incomprensibile il motivo per cui il centrosinistra insista su un tipo di progetto di ampliamento che è stato bocciato dalle competenti Autorità giudiziarie. Progetto  che è stato anche oggetto di infrazione da parte dell’Unione Europea causa una “distorsione volontaria” delle corrette procedure di Valutazione di Impatto Ambientale. Si parla di sviluppo integrato degli aeroporti di Pisa e Firenze, ma che fine ha fatto il comodissimo collegamento ferroviario veloce con l’aeroporto di Pisa un tempo esistente ma incredibilmente  scomparso alcuni anni fa?
Una Regione che fa dell’export e del turismo i suoi capisaldi economici non può permettersi di isolarsi dal resto d’Europa e del Mondo; è arrivato il momento di uscire da quell’immobilismo ideologico e antistorico a cui ci ha abituato il centrosinistra toscano sempre più distante dalle esigenze e dagli interessi dei cittadini
".

 

redazione.cascinanotizie